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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Eurofast del 12/12/2024

Scheda quesito

Nickame:
Eurofast
Data:
12/12/2024
Quesito:
Buongiorno. Il 29 novembre scorso ho portato a conoscenza il mio caso e sono stato contento di aver ricevuto risposta. Come già deciso dal sottoscritto e come consigliato anche da voi medici del Forum, ho effettuato serenamente un test di IV generazione presso un Laboratorio di Analisi a 32 giorni dal mio rapporto a rischio. Il test ha dato esito NEGATIVO. Giacché, però, sembra ci sia un po' di confusione proprio a proposito delle tempistiche inerenti ai test, mi interesserebbe capire meglio e con maggiore precisione quando vada fatto un test di IV generazione e se e in quale caso vada ripetuto. Leggo di attendibilità a 30 giorni dall'esposizione, come avete detto a me, ma di casi in cui a 30 giorni non è da considerarsi definitivo. Mi domando: se è attendibile, in che senso non è definitivo? Tralasciando quanto si dice su tempi più lunghi come, ad esempio, 6 mesi o addirittura di più, cosa cambia tra un test attendibile ed uno definitivo? Nel mio caso, in particolare, un esito negativo a 32 giorni dall'ultima esposizione a rischio necessita di ulteriore verifica trascorsi 40 giorni oppure no? Grazie.
Risposta di :

Salve,

Capiamo la sua confusione e speriamo di riuscire a fare chiarezza con questa risposta.

Su questo sito, abbiamo generalmente utilizzato le parole "affidabile", "attendibile" o "definitivo" come sinonimi, per riferirci ai test (e ai loro risultati) quando eseguiti secondo le tempistiche corrette.

La letteratura riguardante i periodi finestra dei test HIV di quarta generazione afferma che la loro affidabilità sia ottima già a 30 giorni dal contatto a rischio. Alcune linee guida pongono un intervallo di tempo maggiore, ad esempio i 40 giorni da lei citati, per massimizzare ulteriormente la certezza del risultato.

Un risultato negativo a 32 giorni ha un valore di affidabilità già estremamente elevato. Pertanto, in casi come il suo, non consideriamo necessaria un'ulteriore verifica per lo stesso episodio per cui aveva svolto il primo test.

Sperando di aver chiarito i suoi dubbi, le porgiamo cordiali saluti.

Dott. Eugenio Carriero

Prof. Giovanni Guaraldi