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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di ninorusso del 30/09/2024

Scheda quesito

Nickame:
ninorusso
Data:
30/09/2024
Quesito:
07-08/08/2024 Nel corso della notte ho praticato sesso anale (con preservativo su mia esplicita richiesta) e fisting (da ricevente, senza guanto) con tre persone. Queste tre persone, sempre nel corso della notte, hanno praticato sia sesso anale che fisting con altre persone. Prima con me, dopo con loro e viceversa. Le tre persone con cui ho avuto rapporti mi avevano riferito di assumere regolarmente la PREP e lì per lì non ho avuto ragione di dubitare. 19-20/08/2024 Nel corso della notte ho praticato fisting e sesso anale senza protezioni con una sola persona. Questa persona - con attività sessuale particolarmente intensa - sosteneva di assumere la PREP, ma casualmente ho appurato che il giorno seguente non avrebbe assunto il farmaco perché non l'aveva proprio... Mi preoccupo e nella mattinata del 20 agosto mi reco presso l'Ospedale: inizio la PEP (mi vengono consegnate due compresse di Biktarvy, poi ritiro dalla farmacia ospedaliera una confezione da 28 compresse dello stesso farmaco). Nella stessa mattinata faccio il test HIV (di cui ignoro la tipologia o generazione) presso l’Ospedale come da prassi prima dell'assunzione della PEP: l'esito è negativo. Dal 20/08/2024 al 20/09/2024 Assumo la PEP per 32 giorni. Dopo 40 giorni dal 20/09/2024, ovvero il 20/10/2024 dovrò sostenere il test definitivo. Dopo circa 2-3 settimane dall'08/08/2024 (data del primo rapporto a rischio, dopo il quale non ho assunto la PEP) si sono manifestati per alcuni giorni sintomi da sindrome influenzale; in particolare mal di gola che si è protratto per lungo periodo e tuttora persiste in forma lieve. Il medico di famiglia mi aveva diagnosticato un’infiammazione, trattata con ibuprofene. Il dubbio che mi assale ora riguarda il primo rapporto a rischio dell'08/08/2024 che può essere stato causa di contagio. Il primo test (di cui ignoro la tipologia, come detto) è stato fatto dopo 12 giorni da quel rapporto, con esito negativo. Sono divorato dall’ansia tant’è che fatico a essere chiaro. 23/09/2024 - Dopo 46 giorni dal primo episodio a rischio. - Dopo 34 giorni dal secondo episodio a rischio – e dopo 3 giorni dalla fine dell’assunzione della PPE (20/08/2024-20/09/2024). - Test con esito negativo presso laboratorio privato: “ANTICORPI ANTI HIV 1-2 Elfa - 4a gen. Anti HIV1-2 + antigene P24 --- Risultato/Unità: 0.10 index --- Valori di riferimento/Uomo Negativo <0.25 / Positivo ≥ 0.25”. 30/09/2024 Dopo 53 giorni dal primo episodio a rischio. Dopo 41giorni dal secondo episodio a rischio – e dopo 10 giorni dalla fine dell’assunzione della PPE (20/08/2024-20/09/2024). Test con esito negativo presso un altro laboratorio privato: “ANTICORPI ANTI HIV 1-2 (Chemiluminescenza)”. Questa tipologia di test è di IV generazione? Tenuto conto dei tempi, della sieroconversione tardiva, dell’assunzione della PPE… Quest’ultimo test può farmi tirare un sospiro di sollievo riguardo il risultato negativo in relazione al primo rapporto a rischio dell’8/08/2024?
Risposta di :

Buongiorno Nino, 

capisco la sua preoccupazione e ho letto attentamente il suo quesito, al quale credo peraltro di avere già risposto nei giorni precedenti. Il test che ha effettuato in data 23/09 è un test HIV di IV generazione, il cui risultato è attendibile dopo un periodo finestra di 30-40 giorni, pertanto trascorsi dalla data del suo primo rapporto a rischio avvenuto il giorno 8/8. Tale test è NEGATIVO e attendibile. 

Inoltre lei ha assunto correttamente la PEP dopo il secondo rapporto a rischio, per cui il suo rischio di HIV è minimo (assumere la PEP entro 72h dal rapporto comporta circa lo stesso rischio per HIV di quello che comporta utilizzare il condom durante il rapporto). Il test del 20/10 le darà una risposta definitiva, ma al momento non vi è motivo di preoccuparsi ulteriormente perché ha già intrapreso tutte le misure possibili per evitare la trasmissione di HIV dopo un rapporto a rischio. Mi pare di capire dal testo della sua domanda che si trova in uno stato di grande ansia che le provoca malessere: le consiglio di rivolgersi ad un servizio di assistenza psicologica che possa offrirle la migliore presa in carico. 

Infine per sua informazione le ricordo che lei è candidabile al regime PREP (Profilassi Pre-Esposizione) che le consentirebbe di poter avere rapporti anche non protetti senza dover vivere ogni volta questo stato di ansia per HIV. Se è interessato le consiglio di rivolgersi al centro di Malattie Infettive più vicino a lei per conoscere le modalità di erogazione del farmaco e della presa in carico ambulatoriale. 

Cordiali saluti,

Dr. Filippo Calandra Buonaura

Prof. Giovanni Guaraldi