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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di nick del 28/12/2004

Scheda quesito

Nickame:
nick
Data:
28/12/2004
Quesito:
Buongiorno, l'ultima settimana di Novembre sono stato in vacanza in Kenya. Qui ho avuto un rapporto vaginale con una ragazza del posto e mi si è rotto il preservativo. Anche se durante il rapporto ho controllato più volte lo stato del preservativo, mi sono accorto della rottura solamente alla fine. Tutto lascia supporre che il preservativo si sia rotto nelle ultime fasi del rapporto..ma leggendo su questo sito ho capito che la durata del contatto non ha molta importanza. Sono ovviamente preoccupato di aver contratto il virus Hiv. La reazione della donna è stata di preoccupazione (che io le avessi attaccato qualcosa). Anche se non faccio un test hiv da molto tempo, non mi reputo una persona a rischio in quanto nei pochi rapporti occasionali avuti, ho utilizzato sempre il preservativo e solo in questa occasione mi si è rotto. Sono infatti preoccupato più io per le condizioni della ragazza. Alcuni conoscenti mi hanno assicurato che non è una persona a rischio; è madre di una bambina e ho saputo che in africa fanno i testi Hiv al momento del parto (era munita di esito test hiv negativo). Leggendo su questo sito ho appreso che le percentuali stimate per un rapporto vaginale singolo con una persona certamente sieropositiva sono del 0.03%. Sicuramente ho intenzione di fare il test dopo 30 gg e dopo 90gg, ma ciò che vi chiedo è: ho letto spesso di 1000 rapporti 1 è infetto. Questo mi tranquillizza un po' ma mi rende perplesso su come allora il virus possa trasmettersi. Cosa succede nei 1000 rapporti che non succede in un rapoprto singolo? Forse una maggiore esposizione per il fatto di avere rapporti con la stessa persona positiva? E' questo che forse fa concludere che non sia così semplice contrarre il virus per un singolo rapporto? Ho letto anche che se dopo il test dei 90 gg l'esito fosse negativo, si può considerare conclusivo. Chiedo scusa per l'ignoranza ma che ne è dei 6 mesi di incubazione del virus? Il test è cmq in grado di riconoscerlo? Anche se molti punti in questa vicenda mi fanno pensare "di averla scampata", voglio avere l'esito negativo in mano per averne la certezza e chiedo il vostro parere medico. In caso di seiro positività, quali sarebbero i sintomi per riconoscerla dopo un mese? a parte un raffreddore senza febbre, godo di ottima salute. Vi ringrazio per la risposta, vi auguro buon natale (anche se in ritardo) e vi auguro un felice anno nuovo (che personalemente spero di passare in tranquillità con un esito negativo!) Nick
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile NicK il rapporto da lei descritto è da considerarsi a rischio di trasmissione HIV in quanto non protetto dal profilattico per un breve periodo. Concordiamo quindi con decisione di eseguire il test HIV che avrà valore definitivo a 90 giorni dal contatto in quanto i sintomi dell'infezione acuta sono del tutto aspecifici e quindi non utili per fare diagnosi. Riteniamo utile ribadire che la grande diffusione dell'infezione da HIV in tutto il mondo evidenzia l'inutilità delle stime e dei calcoli probabilistici che hanno inoltre lo svantaggio di portare un falso senso di sicurezza con aumento del rischio di infezione. Sul sito potrà trovare altre informazioni utili. Cordiali saluti. Dr.ssa C.Vanzini