Scheda quesito
- Nickame:
- marco
- Data:
- 26/12/2004
- Quesito:
- Gent.mi dottori, Vi rivolgo, non senza complimentarmi con Voi per l’ottimo e insostituibile lavoro che fate, una domanda: Vi è mai capitato di assistere PER ESPERIENZA DIRETTA a una sieroconversione tra uno e tre mesi, vale a dire test negativo (con valori normali, non dubbi) a un mese e completamente positivo a 90 gg. Prima di rispondere, per cortesia, non pensate agli effetti che potrebbero essere indotti da una “liberalizzazione” dei tempi di esecuzione dei test da Voi giustamente sostenuti e difesi, ma pensate al sacro dovere di rispondere in scienza e coscienza medica, calcolando se sia più opportuno far vivere una persona nell’ansia per altri lunghi mesi a fronte di una possibilità che tutti sanno essere più teorica che reale. Grazie e Tanti Auguri di un Felice Anno Nuovo.
Cordialmente. Marco
- Risposta di :
- Gentile Marco,
come componente dello Staff di HelpAIDS le assicurio che quotidianamente, per ogni quesito arrivato i componenti dell'équipe rispondono "in scienza e coscienza medica" e che non è altresì possibile svolgere con professionalità il nostro lavoro senza considerare "gli effetti che potrebbero essere indotti da una "liberalizzazione" dei tempi di esecuzioni dei test", che vanno invece sostenuti e difesi proprio per consentire di ottenere dati certi e sicuri.
In merito all'esperienza clinica abbiamo avuto recentemente un caso in cui la sintomatologia clinica è comparsa a distanza di 60 giorni dal comportamento di rischio. Durante la sintomatologia il test ELISA era borderline e non francamente positivo, posso pertanto pensare che dopo 45 giorni dal contatto a rischio il test ELISA sarebbe risultato ancora negativo. Nella nostra esperienza questo è un caso già di "sierocoversione tardiva".
Cordiali saluti.
Saluti, Dr.ssa C. Vallini Dr. G. Guaraldi