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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Ada del 15/05/2024

Scheda quesito

Nickame:
Ada
Data:
15/05/2024
Quesito:
Gentili dottori, vi scrivo perché nel prossimo periodo inizierò una relazione con un uomo in un paese estero in cui il tasso di persone con HIV è alto. Posto che nel rapporto con penetrazione userò sempre il preservativo maschile, vi chiedo se per un'ulteriore protezione sia opportuno proporre al mio partner un test rapido HIV e/o valutare la PrEP. Invece, ho letto che i rischi di trasmissione HIV con rapporto orale non protetto sono bassi o nulli, ma vorrei chiedervi un chiarimento sui possibili rischi rispetto ad altre malattie sessualmente trasmissibili (con sesso orale non protetto o con qualsiasi altro comportamento che non includa il rapporto protetto durante la penetrazione) e quali comportamenti mi suggerite per tutelarmi maggiormente. Specifico che questi miei dubbi sono in via preventiva poiché ad oggi non sono a conoscenza di malattie che il mio partner avrebbe contratto, ma vorrei capire meglio come agire per non espormi a situazioni di rischio. Ci sono dei sintomi in particolare che dovrei osservare in lui per comprendere se è insorta una malattia? Vi ringrazio molto per il servizio offerto.
Risposta di :

Buongiorno Ada, 

capisco la sua preoccupazione. Cerco di risponderle con ordine: 

1) l'utilizzo del preservativo durante la penetrazione è il metodo più sicuro per evitare infezioni a trasmissione sessuale (IST). Pertanto non serve cominciare la PrEP se i rapporti penetrativi sono sempre protetti. 

2) come già sa i rischi per HIV con i rapporti orogenitali sono bassissimi. Esiste un rischio basso anche per altre IST come Chlamydia, sifilide e gonorrea, specie in presenza di lesioni o ulcere a livello genitale. 

3) per quanto riguarda il test: per maggiore sicurezza e serenità all'interno della coppia consiglierei a entrambi uno screening allargato per HIV e principali IST. 

Cordiali saluti, 

Dr. Filippo Calandra Buonaura 

Prof. Giovanni Guaraldi