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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Massimo del 17/12/2004

Scheda quesito

Nickame:
Massimo
Data:
17/12/2004
Quesito:
Buongiorno a tutti scrivo questa, sia per aiutare qualcuno nella mia stessa condizione, quasi assurda, e per avere da voi un consiglio. Vi ho già scritto in precedenza e in attesa di risposta intanto ho effettuauto il mio secondo test. In pratica ho commesso lo sbaglio (se così si può chiamare) di farmi masturbare da una prostituta io sono monogamo da 15 anni, oltretutto in casa sua e con la richiesta di lavarsi le mani prima del rapporto. Dopo 15 giorni, non so se per senso di colpa, se la responsabilità della famiglia e del mio bambino di tre anni o se leggendo su internet si sentono pellicine tagli ecc ecc o altre cose che sto cercando di capire con l'aiuto di una psicoterapeuta, mi è venuta la paranoia totale della malattia esattamente dell' hiv. Ho effettuato prima un test a 18 giorni e poi non contento dopo aver chiamato tutti i nr verdi e aver consultato vari medici i quali esculdevano in ogni modo anche una sola possiblità di contagio nel modo da me descritto sono venuto presso la vostra struttura per parlare con un medico esperto in infettivologia. Ho avuto una converzazione con il dott Codeluppi il quale vedendomi in stato di ansia totale e di tensione mi ha consigliato il test a due mesi dicendomi che il mio rischio era praticamente nullo e che questo test in caso di rischio vero sarebbe stato affidabile per il 95% comunque nel caso di negatività di ritenerlo definitivo. Ho fatto anche questo e dopo aver ritirato gli esiti negativi vorrei chiedere anche la vostra opinione, poichè vorrei a breve avere un'altro figlio e in questo stato è veramente un' impresa. Posso ritenermi veramente sicuro o dovrei ripetere il test anche a tre mesi? Scusate ancora e grazie
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Massimo, non possiamo che ribadirle che non è necessario che si sottoponga ad un altro test. Ha fatto con scrupolo tutto quello che poteva, per accertarsi di non essere sieropositivo: test hiv, colloqui con vari medici, telefonate ai numeri verdi, domande al nostro servizio on line. Sta inoltre facendo un percorso psicoterapico per comprendere il suo malessere e trovarvi soluzione. Pensiamo che a questo punto lei possa rasserenarsi e ritenersi veramente sicuro di essere sieronegativo. Saluti. dr.ssa C.Galli