Scheda quesito
- Nickame:
- peter
- Data:
- 16/12/2004
- Quesito:
- Gentili Dottori,
nel corso di un rapporto completo occasionale avvenuto verso la fine di marzo 2004 con una prostituta, si è rotto il profilattico. Ricordo che, alla mia osservazione sul fatto che il suo canale vaginale fosse caldo, mi ha risposto che aveva terminato da poco il ciclo.
Successivamente ho avuto altri rapporti occasionali, sempre protetti e non ricordo che ci siano state eventuali rotture del profilattico.
Non ho avuto rapporti orali attivi ma solo stimolazione del clitoride e delle labbra della vagina con le dita scoperte.
Intorno al 20 di giugno 2004 ho iniziato ad avere dolore e gonfiore ai linfonodi cervicali ed ascellari, prevalentemente a sinistra. Niente febbre, niente diarrea, niente eruzioni cutanee. La cura con antibiotico non ha avuto alcun effetto.
L'8 luglio 2004 ho fatto un primo test, che è risultato negativo.
Al mare i dolori si sono molto attenuati, ma sono subito ricomparsi al ritorno.
Il 9 settembre 2004 ho fatto il secondo test che è risultato nuovamente negativo.
Il 10 settembre 2004 ho fatto l'ecografia cervicale, che ha confermato la presenza di adenopatie sulla catena laterale di sinistra, di natura flogistico - reattiva. Una nuova terapia di antibiotico (amoxicillina) non ha avuto alcun effetto.
Le analisi del sangue complete (emocromo, ecc.) non hanno evidenziato alcuna alterazione dei valori.
Ora, le fitte di dolore e il gonfiore continuano, anche se a fasi alterne.
Domanda: è il caso che ripeta il test in relazione al rischio che ho corso?
Potrebbe trattarsi di manifestazione di altra malattia sessuale?
Grazie
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Peter,
ci riferisce di aver avuto un rapporto protetto in cui però si è verificata la rottura del profilattico alla fine di marzo e di aver effettuato perciò un primo test in luglio, risultato negativo, e un ulteriore test in settembre, anch'esso risultato negativo ; poichè questi test sono stati eseguiti anche a piu' di 90 giorni dall'ultimo contatto a rischio questi hanno valore definitivo e non necessitano di ulteriori conferme.
Per quel che riguarda l'adenopatia, essa è una manifestazione legata a molte malattie non HIV correlate e perciò aspecifica. Le consigliamo perciò di rivolgersi al suo medico di fiducia.
Distinti saluti.
S. Zona