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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di stefano del 14/12/2004

Scheda quesito

Nickame:
stefano
Data:
14/12/2004
Quesito:
Vi scrivo con un po di imbarazzo e tanta vergogna ma soprattutto con tanta paura per un episodio che mi sono procurato. Giorni fa sono stato a casa di un transessuale...la mia intenzione era quella comunque di non fare sesso con lui e infatti non ho avuto nessun tipo di rapporto sessuale.....le ho toccato il seno e qualche altra parte del corpo ( mai i genitali e parti intime non rlilevando comunque al tatto ne parti bagnate ne umide e non avendo sulla mano ne ferite aperte o tagli ) e successivamente mi sono personalmente masturbato. Alla fine mi sono pulito (glande e parte superiore del pene uretra)con contatti brevissimi nell'ordine di frazioni di seccon della carta ( tipo scottex da cucina )che precedentemente mi aveva passato strappandola dal rotolo che teneva su di un comodino alla vista pulita. Da quel momento vivo in ansia .....se quella carta non fosse pulita? se ci fossero tracce di sperma di un precedente cliente? O magari nello strapparlo abbia potuto sporcarlo con sperma che aveva sulle mani? Vi sembra possibile che tenesse sul comodino un rotolo di carta ,alla vista tenuto normalmente cosi come se ne vedono tanti in cucina, con sperma dei clienti? So che mi sembrano ipotesi un po assurde.... Comunque ho modo di pensare che l'ultima persona fosse stata li almeno da circa 20 minuti prima di me !!! (quasi sicuro al 100%) E' un tempo sufficiente affinche il virus hiv si inattivi? O comunque si tratterebbe di un contatto indiretto? Ho contattato anche l'ISS e 2 diversi operatori mi hanno confermato la non trasmissibilità del virus in questa modalità Vorrei un vostro parere di medici. Un saluto.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Stefano, confermiamo quanto già comunicatole dall'ISS: l'episodio descritto, di cui scrive con imbarazzo e paura, non è da ritenersi a rischio di infezione hiv. Saluti. dr.ssa C.Galli