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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di grifone del 24/05/2002

Scheda quesito

Nickame:
grifone
Data:
24/05/2002
Quesito:
Gentili Dottori, vi ringrazio per le risposte che finora ho letto negli archivi, puntuali ed equilibrate, mi sono state di grande aiuto per chiarire molte cose. Vi scrivo per avere maggiori informazioni circa la validità predittiva dei test RT-PCR ed AG p24 metodo ELFA a due/tre settimane dal potenziale contagio. La mia non è una domanda disinteressata...sto vivendo un periodo di forte turbamento, afflitto da sintomi riscontrabili in una fase d'infezione primaria da hiv quali febbre lieve ma costante, linfoadenopatia, mialgia, rash cutaneo nella parte superiore del corpo, sudorazione notturna...e tutto ciò trascorsi pochi giorni da un rapporto vaginale con una prostituta protetto solo in parte; mi sono infatti accorto della rottura del preservativo tardivamente e non so quantificare il "tempo di esposizione". Ironia tragica della sorte...quello è stato il mio primo, e posso dire ultimo, rapporto mercenario! Vi ringrazio per la risposta che sarà certamente solerte.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Grifone, in medicina non si parla di validità predittiva quanto piuttosto di sensibilità. Effettivamente quando è presente un quadro clinico compatibile con infezione acuta da HIV, il test PCR qualitativo (anche con la ricerca del DNA provirale da linfociti) e l'antigenemia P24, risultano più sensibili del test di screening ELISA. Sempre di più siamo convinti che sia importante diagnosticare i fase acuta le sieroconversioni perché disponiamo di trattamenti immunoterapici promettenti per questa fase dell'infezione. Dr. Giovanni Guaraldi