Scheda quesito
- Nickame:
- Massimo
- Data:
- 07/12/2004
- Quesito:
- Buongiorno riscrivo in caso non vi fosse arrivato il mio messaggio precedentemente.
Ho avuto un rapporto con una prostituta in casa sua, conoscendo le problematiche relative al virus hiv mi sono limitato semplicemente a farmi masturbare.
Spiego dettagliatamente la cosa in modo da evadere (spero) i miei timori.
Ho fatto lavare le mani alla ragazza prima del contatto, ma logicamnete non ho controllato come l'avesse fatto, spero bene, ma non so, dopodichè lei mi ha massaggiato lo scroto e il pene, io ho toccato il suo seno, nel momento non ricordo se le sue mani siano venute a contatto con il mio glande dopo poco ho eiaculato sono andato in bagno mi sono toccato il pene per ricoprire il glande e mi sono rivestito.
Per poco tempo, certo delle mie azioni non ho dato peso alla cosa, poi navigando su intenet e avendo moglie e un figlio piccolo le mie ansie sono aumentate a tal punto di andare in psicoterapia.
Ho consultato il mio medico, un andrologo e telefonato al nr verde nazionale e regionale, tutti mi hanno detto che nel modo descritto è impossibile contrarre il virus e mi hanno detto che test non è neppure consigliato.
Mi hanno detto che per un'eventuale possibilità di contagio la ragazza avrebbe dovuto avere le mani rosse di sangue non solo eventuali abrasioni o taglietti o ferite da me non notate.
Io dopo purtroppo solo 17 giorni ho fatto un test che è risultato negativo ma non placo la mia ansia.
Chiedevo a voi una risposta e se il contatto mani con glande potrebbe essere un contatto a rischio. E nel caso fossi infetto che possibiltà ho di trasmetterlo a mio figlio di 2 anni e 1/2 il solo pensiero mi porta alla distruzione.
Io sto abbastanza bene di salute a parte salivazione azzerata ecc ma mi hanno detto che è sicuramente il mio stato ansiosio.
Sto vivendo malissimo in questo periodo con mia moglie faccio sesso protetto e sinceramente credo di sottoprmi al test anche a breve, sono passati quasi due mesi, sono arrivato la punto di pensare che il test diventi positivo solo al fatto che è da 40 giorni che non faccio altro che pensare al hiv e alla malattia abbattendo in questo modo le mie difese immunitarie da solo.
Mi scuso di questo sfogo e chiedo perdono anche alle persone che hanno altri problemi ma se potete aiutarmi a ritrovare la mia serenità ve ne sarei molto grato.
E per il test cosa mi consigliate, era il secondo che facevo in tutta la mia vita e aspettando il risultato penso di avere perso 10 anni di vita in10 giorni.
Vi prego di rispondermi e di farmi sapere se il messaggio vi è almeno giunto.
Grazie a presto
Massimo
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Massimo, abbiamo ricevuto le sue domande e le abbiamo già risposto: confermiamo che l'episodio descritto non l'ha posta nelle condizioni di rischio per il virus hiv e non è necessario ai fini medici, che lei si sottponga al test.
E però evidente, quanto questo evento le stia causando sofferenza, tanto che ha sentito bisogno di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Ci chiede aiuto per ritrovare la sua serenità: la invitiamo a riflettere, all'interno del suo percorso psicoterapico, sul significato che dà al rapporto con la prostituta e a quanto questo evento la stia condizionando nella relazione con i suoi familiari. E' possibile, noi facciamo solo un'ipotesi, che la preoccupazione per la sieropositività (che ribadiamo, non è da considerarsi fattibile nel suo caso), sia conseguente e non causa del malessere che sta vivendo.
Saluti.
dr.ssa C.Galli