Buongiorno,
temo che la mia risposta risulti superflua, arrivando ben dopo gli esiti dei test di controllo che ha eseguito. La sintomatologia che descrive è aspecifica e non attribuibile in prima ipotesi ad una malattia sessualmente trasmissibile; è d’altra parte verosimile che il COVID19 determini la presenza di sintomatologia anche per un certo periodo dopo la negativizzazione.
Cordiali saluti,
dott.ssa Mariachiara Pellegrino
Prof. G. Guaraldi