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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Alex del 27/10/2023

Scheda quesito

Nickame:
Alex
Data:
27/10/2023
Quesito:
Buongiorno, sono estremamente proeoccupato, ieri ho effettuato una visita otorinolaringoiatrica in un poliambulatorio privato, purtroppo il medico ha utilizzato uno specchietto (simile a quelli usati dai dentisti) per ispezionare il fondo della lingua/gola, tenendolo lungamente a contatto con la zona posteriore della lingua. Questo specchietto, ne sono ASSOLUTAMENTE certo, è stato preso tra quelli già usati per chi mi ha preceduto, non era imbustato e il medico ha provato a “sterilizzarlo” maldestramente provando a passarlo su un fornelletto ad alcool… SPENTO! Purtroppo non ho avuto l’istinto di chiedere spiegazioni perchè non era un evento che mi aspettavo. Certamente non era un attrezzo che “grondava sangue”. Mi chiedo, se vi fossero statale tracce di sangue (o altro), considerando circa 5 minuti tra l’impiego su di me e il paziente precedente, vi sarebbe rischio per hiv o epatite? Vi prego di non derubricare la faccenda come “non è possibile che non fosse sterile”. Non vi sarebbe stata ragione per provare a sterilizzarlo sulla fiamma… spenta (ha provato ad accenderla e a caricare di alcool il fornelletto). Grazie, sono terribilmente in ansia.
Risposta di :

Buongiorno,

il virus dell’HIV non si trasmette in modo indiretto (per esempio tramite oggetti venuti a contatto con il virus) in quanto molto fragile nell’ambiente, ma solo tramite contatto diretto (parenterale, sessuale o verticale), può stare tranquillo.

I virus dell’epatite B e C sono più resistenti nell’ambiente; considerate la tipologia di contatto (strumento con mucosa integra) e le modalità di trasmissione di questi virus, le probabilità che abbia acquisito l’infezione sono estremamente basse; per togliersi ogni dubbio e ansia le consiglio un controllo sierologico per HCV e HBV (a meno che sia vaccinato verso HBV) a 3 mesi dall’episodio.

Cordiali saluti, 

dott.ssa Mariachiara Pellegrino

Prof. Giovanni Guaraldi