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Quesito di Nic del 07/07/2023
Scheda quesito
- Nickame:
- Nic
- Data:
- 07/07/2023
- Quesito:
- Buongiorno, sono un po’ in paranoia , ho mio figlio di un anno che ha sviluppato di recente un’influenza con febbre alta rash cutaneo durato 4 giorni, e seguire catarro e lieve congiuntivite.. questa febbre che è ricomparsa lieve 1/2 giorni poi niente e di nuovo linfonodi ingrossati .. questa condizione di malessere è durata circa una 20ina di giorni.. mio figlio durante il giorno sta sempre da mia madre, in casa c’è mia sorella hiv+ in terapia da 10 anni con carica virale non rilevabile.. ora la mia domanda è, escludendo il contatto sessuale e la puntura con oggetti contundenti (che lei giura non essere avvenuta), quanta possibilità c’è che possa avere contratto il virus in casa magari giocando con lei? Lui essendo piccolo si sfrega spesso gli occhi mette le mani in bocca.. mi sorella riferisce di non aver mai perso quantità ingenti di sangue.. ma se fosse stato presente un tagliettino con anche piccole perdite? A mio figlio sono stati prescritti degli esami emocromo completo e urine che è risultato tutto perfetto tranne la pcr che era molto alta e una serie di malattie quali parvovirus, citomegalovirus, ebstein toxoplasmosi che sono risultati negativi tranne adenovirus che è risultato igg positivo e igm negativo.. la mia pediatra è stata informata del contatto quotidiano con al persona ma dice che il rischio è molto basso e non mi ha prescritto il test.. vorrei un parere vostro… scusate per la domanda.. io in gravidanza ovviamente ho effettuato tutti i test di screening del caso.. attendo gentile riscontro. Grazie
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve,
possiamo assicurarle che una persona che vive con HIV e che ha una carica virale non rilevabile da almeno sei mesi NON può assolutamente trasmettere il virus, nemmeno in caso di rapporti sessuali. Possiamo quindi escludere che sua sorella gli abbia trasmesso l'HIV.
Per quanto riguarda la sintomatologia da lei riportata, essa è assolutamente aspecifica: le raccomandiamo di continuare a rivolgersi al pediatra per il necessario iter diagnostico-terapeutico.
Cordiali saluti,
Dott. D. Pavia
