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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di profumo del 24/11/2004

Scheda quesito

Nickame:
profumo
Data:
24/11/2004
Quesito:
Buongiorno e grazie sempre del vs supporto. Torno a scrivervi poiche' non ho ancora risolto i miei problemi. In breve riassumo: - dopo un rapporto a rischio il 9 giugno di quest'anno ho effettuato un test a circa 30 gg (negativo) e poi uno in anominato a circa 3 mesi (negativo); - purtroppo ho continuato per lungo tempo ad avere TUTTI i sintomi della infezione: linfonodi gonfi e doloranti in tutte le stazioni, senso di spossatezza, un forte fastidio alla bocca diagnosticato come firingite erpetica da uno specialista otorino; - mi sono rivolto ad uno specialista di malatite infettive che non ci ha visto chiaro e credo di aver intuito avesse dei dubbi sul secondo test HIV effettuato in anonimato - mi ha prescritto una infinita' di esami (compreso nuovo test HIV) dai quali e' risultata solo una infezione IgG al virus Epstein Barr e bilirubina leggermente alta. La sua diagnosi e' stata "1) probabilmente i sintomi sono dovuti ad un residuo della suddetta infezione; 2) tutte le altre analisi del sangue sono perfette e cio' tranquillizza ancora di piu' sul fatto che non c'e' alcuna infezione HIV". Ora sara' perche' non riesco a smettere di essere preoccupato, sara' perche' ho ancora fastidio sotto le ascelle, ai lati del collo e permane la situazione di forte fastio alla gola, ma sta il fatto che mi e' sembrato di cogliere un ulteriore incertezza nel suo modo di porre la diagnosi. Vi chiedo cortesemente e dal vostro punto di vista: a) come e' possibile che questi sintomi che ancora oggi permangono (sono passati 5 mesi e mezzo dal rapporto a rischio) siano legati ad una infezione "passata" di epstein barr? b) e' vero che se ci fosse infezione HIV dopo 5 mesi dal rapporto a rischio cio' sarebbe certamente riflesso da qualche parte nei consueti esami del sangue c) l'ultimo test hiv effettuato si e' avvalso (leggo) di chemiluminescenza potenziata. E' la stessa cosa (scusate l'ignoranza) dell'ELISA, e' altrettanto attendibile oppure ancora ci sono margini di errore sulla infezione HIV perche' magari questo tipo di test e' meno sensibile? GRAZIE!!!
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Profumo, ci riferisce di aver avuto un rapporto a rischio a giugno, dopo il quale ha eseguito due test HIV, uno a 30 giorni ed uno a tre mesi, entrambi negativi. Per la presenza di linfonodi ingrossati, spossatezza e faringite si è rivolto prima ad uno specialista otorino, poi ad un infettivologo: in queste occasioni, presa visione degli esami, è stata fatta diagnosi di faringite erpetica e pregressa infezione da EBV. E' stata inoltre esclusa l'infezione da HIV con un nuovo test (eseguito a distanza di 5 mesi dal rapporto a rischio). Ci segnala inoltre di non aver avuto alterazione degli esami bioumorali, fatta eccezione per un lieve aumento della bilirubina. Sulla base di questi dati: 1- escudiamo l'infezione da HIV, poichè il test eseguito a 5 mesi dal rapporto è negativo. 2- per quel che riguarda l'infezione da EBV, ci riferisce un test positivo in IgG, cioè una pregressa infezione da mononucleosi: sulla base di questi dati, non è possibile esprimere giudizi clinici sulla sua situazione attuale. E' indicato pertanto, se i sintomi persistono ed ha dubbi sulla diagnosi, di ricontattare lo specialista infettivologo che la ha valutata in precedenza. 3- il test HIV da lei eseguito è un test analogo all'ELISA. Ci auguriamo che le risposte fornitele possano consentirle di ridurre il livello di preoccupazione. Saluti. dr.ssa C.Cappi. dr.ssa C.Galli