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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di xyz del 17/11/2004

Scheda quesito

Nickame:
xyz
Data:
17/11/2004
Quesito:
Buongiorno , ho un problema. 5 mesi fa ho rotto per pochi secondi il preservativo con una prostituta di zona endemica, dopodichè ho esegiuto test dopo 15 gg una pcr, un elisa + pcr ad un mese, ed un elisa e pcr dopo tre mesi. Dal secondo test ho notato e mi è stata riscontrata un linfoadenopatia bilaterale, quindi non legata ad hiv dato che questa era presenta già dal 1 mese dopo l'evento a rischio. 1 -Il problema è questo : vado a prostitute, e non so come fare a smettere, è pericoloso ed ogni volta che ci vado mi sento sempre più in colpa e sempre più male pensando DOPO al pericolo del contagio. 2- Ora dall'ultimo test hiv è passato 1 mese e mezzo ed ho avuto altri due rapporti mercenari protetti, usando i miei preservativi e facendo attenzione che nulla vada storto, ogni volta guardavo a rapporto finito che il serbatoio fosse pieno e quindi il preservativo integro. Quindi posso ritenermi tranquillo rispetto a quest'ultimo rapporto ? 3- come posso fare per smettere di andare a prostitute ? la cosa è preoccupante vista la mia età, 25 anni; a chi posso rivolgermi ? come posso fare dato che da solo non riesco ? e sto sempre peggio entrando in una spirale di tensione, paura, rapporto sessuale senso di colpa. sono di torino, ha qualche indicazione ? a chi potrei rivolgermi qui ? in quest'attimo di tranquillità son riuscito a chiedere aiuto, perchè solo in particolari attimi delle giornata o addirittuira delle settimane riesco a pensarci in modo aragionevole. Grazie mille per l'aiuto che mi fornirà !
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno. Ci scrive di un problema. Ci riferisce della rottura del presarvativo durante un rapporto sessuale con una prostituta: il test a tre mesi da lei eseguito, le dà indicazione di non aver contratto il virus durante quel rapporto. Si pone poi un problema (il problema), che la fa sentire in colpa per il rischio di contrarre infezioni: il fatto stesso di andare a prostitute e non riuscire a smettere. Ci chiede indicazioni, a chi potersi rivolgere per uscire dalla spirale di tensione e paura in cui si trova. Può chiedere un appuntamento per una consulenza psicologica presso il consultorio familiare della sua az.usl di appartenenza o rivolgersi privatamente ad uno psicologo, preferibilmente consulente in sessuologia. Saluti. dr.ssa C.Galli