Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di El_presidio del 19/11/2022

Scheda quesito

Nickame:
El_presidio
Data:
19/11/2022
Quesito:
Salve Domenica 13 novembre ho avuto rapporti sessuali non protetti con una ragazza che ha avuto un altro rapporto sessuale non protetto qualche giorno prima e non conosco lo stato sierologico di entrambi i protagonisti Lunedì 14 notte ho avuto un rapporto anale con rottura del profilattico con una ragazza trans originaria del brasile Il mio glande presumibilmente è entrato in contatto con la sua mucosa anale anche se il preservativo era solo bucato in punta e non completamente lacerato Nelle 24 ore successive ho intrapreso terapia PEP sotto consiglio e consulenza dell'infettivologo del pronto soccorso della mia città le mie analisi generali sono risultate buone e il combo hiv negativo. Ieri la ragazza transessuale in questione ha fatto un test hiv rapido (di quelli che si acquistano in farmacia) risultato negativo. Resta a me ancora ignoto lo stato della ragazza e del suo amico sono seguite solo inutili rassicurazioni orali La terapia somministratami consiste in 1 pillola di BIKTARVY (tenofovir+alafenamide+emtricitabina+bictegravir) per 28 giorni. Ho deciso comunque di continuare la terapia per sicurezza Avrei due quesiti: Ho paura che questa terapia essendo molto pesante possa in qualche modo danneggiare i miei reni e creare danni a lungo termine,ho letto di pazienti con riduzione permanente della funzione renale dopo aver assunto la PEP L'infettivologo mi ha riferito che più è vicino il rapporto e più sono coperto mentre oltre i tre giorni non sono più coperto o comunque la percentuale di efficacia va ad abbassarsi di molto Ho fatto comunque la scelta giusta a continuare la terapia? Grazie del tempo dedicatomi Cordiali saluti
Risposta di :

Salve, El_presidio,

il percorso che ha intrapreso è corretto. Biktarvy è un farmaco sicuro che usiamo nella terapia anche per molti anni consecutivamente. I danni renali sono estremamente rari e monitorabili con gli esami del sangue, in ogni caso, se il partner risulta HIV negativo, non vi è indicazione a proseguire la pReP.

Cordiali saluti,
Michele Granata
Prof. Giovanni Guaraldi