Salve, Sara,
citando l’AVIS, “[per i virus come HIV] In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità, comprese quelle in biologia molecolare che, combinate con l’accurata selezione del donatore e un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie nell’ordine di una possibile infezione su centinaia di migliaia o addirittura milioni di donazioni”.
Inoltre viene utilizzato il sangue di “donatori periodici”, che sono particolarmente monitorati.
È chiaro che ci si affida anche al buonsenso delle persone e la donazione non è retribuita economicamente proprio per evitare che i donatori nascondano comportamenti o situazioni a rischio.
Le garantisco però che le indagini sono effettuate in modo molto rigoroso.
Cordiali saluti.
Michele Granata
Prof G. Guaraldi