Buongiorno Infermiera,
come già le avevamo risposto a un suo precedente quesito molto simile a questo, ci sentiamo di dissentire dall'opinione dei professionisti che ha interrogato. Le punture accidentali rappresentano un potenziale rischio biologico da non sottovalutare. La sifilide non si trasmette generalmente con questa modalità ma il rischio non sempre può essere totalmente escludibile. In caso di puntura accidentale, in ogni caso, vi è indicazione a eseguire test di screening per HIV, HCV e HBV subito, dopo un mese e dopo 3 mesi.
Come già le avevamo scritto precedentemente, dato che ci racconta di aver studiato per fare l'infermiera ma non ci specifica se sia effettivamente laureata e iscritta all'ordine degli infermieri, le facciamo presente che, in caso non sia laureata e iscritta all'ordine professionale, sta svolgendo un'attività punita dall'art. 348 del Codice Penale (“Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000”). In caso sia invece abilitata alla professione le raccomandiamo di utilizzare la massima prudenza nello svolgimento delle sue attività per una maggiore sicurezza sua e altrui e la informiamo che esiste la possibilità di recarsi in Pronto Soccorso in seguito a puntura accidentale per aprire una procedura di infortunio a rischio biologico: in tale sede un medico può valutare il rischio del contatto avvenuto e può consigliarle se intraprendere o meno una terapia di profilassi contro l'HIV (detta anche PPE), la quale presenta un'efficacia massima se iniziata entro le 4 ore (può avere senso iniziarla anche più tardi, ma non oltre le 72 ore successive).
Cordialmente,
D.Pavia, dott.ssa L.Gozzi