Scheda quesito
- Nickame:
- luca27
- Data:
- 29/10/2004
- Quesito:
- Salve a tutti.
Innanzitutto mi complimento con tutti coloro che partecipano alle risposte di questo sito, in particolare per la coscienza scientifica con la quale formulate le risposte e gli eventuali consigli.
Premetto che sono un ragazzo gay, da circa tre anni ho un rapporto stabile con un uomo, tra noi non c’era mai stato un tradimento, e da sempre abbiamo fatto l’amore senza profilattico, vi è da dire che entrambi siamo donatori Avis, per cui eseguiamo analisi del sangue con relativi test elisa ecc. periodicamente e almeno tre volte all’anno. L’ultima volta è stato agli inizi di luglio,ed era per entrambi tutto ok. Negli ultimi due mesi però c’è stata una crisi, momento nel quale, in preda alla tristezza per un amore profondissimo che sembrava essere finito, mi sono recato in una sauna, qui ho conosciuto un uomo maturo che in quel momento mi ha aiutato a sentirmi meno solo, ed io, stordito da una forte nostalgia, in un pomeriggio di sauna, il 20 settembre, sono caduto tra le braccia di quest’uomo, c’è stato un rapporto anale ( dove io ho svolto un ruolo passivo) completamente protetto da profilattico, in seguito, passata un’ora più o meno, ci siamo riabbracciati con lo scopo di ripetere l’atto, ma c’era un grosso problema, non avevamo più preservativi. Per cui abbiamo consumato un rapporto orale (dove io ho partecipato da attivo) fatto in due riprese ognuna non più lunga di 30 / 40 secondi; a mio avviso, e per quanto ricordo il suo glande non era umido, cmq non vi è stata eiaculazione da parte sua e in altre parole la mia bocca non è venuta a contatto con il suo sperma, il timore, sopraggiunto già al momento, mi aveva fatto immediatamente smettere, ripeto sono stato a contatto con il suo pene senza preservativo non più di 80/90 secondi, ma il dubbio resta sul fatto che qualche ora prima lui avesse raggiunto cmq l’orgasmo. Al momento non conosco con certezza il suo stato sierologico, benché lo abbia ricontattato mi ha assicurato di essere sano, ma sapete com’è, quando una persona non la si conosce la fiducia non è mai abbastanza. Da quella sera sono stato preso da un forte timore dal quale non riesco a trovare un momento di tranquillità, certamente attendo che si compiano i 90 giorni per poter effettuare il test, ma, dal momento che si sono chiarite tutte le tensioni con il mio partner di sempre, i dubbi e i miei consequenziali sensi di colpa si sono triplicati. Certamente sono stato sincero con lui e ho chiesto di attendere i risultati delle analisi prima di poter di nuovo fare l’amore. A quanto detto vi è ancora da aggiungere che sono stato in cura per più di un anno dal dentista, le cure sono finite a luglio e nell’ultima seduta lo stesso aveva riscontrato un’infiammazione alle gengive, avendo fatto delle protesi dentarie permanenti, curate con cortifluoral e antibatterico collutorio che da luglio ancora utilizzo quotidianamente. In questo periodo però avverto dei bruciori intorno alle labbra, una leggera cefalea persistente da giorni e un senso di pesantezza alla testa, dolori intercostali molto pungenti specie alla gabbia toracica, in particolar modo nella parte del petto verso sinistra, al collo e alla schiena, dolore ai legamenti, ginocchia e gomiti, e vi chiedo se questi possono ascriversi tra i segni di un’eventuale siero conversione… non ho avuto febbre, ne macchie cutanee, ne mi sembra di aver toccato linfonodi al tatto, resta che sto vivendo in angoscia profonda, tra l’altro che sta compromettendo anche il rendimento degli studi di specializzazione che sto per portare a termine;inoltre tra una settimana dovrei recarmi all’avis per una nuova donazione, alla quale di certo mi rifiuterò di andare (visto che non ancora sono passati 90 giorni ) se non dopo aver ottenuto la certezza di essere sano, sperando in bene. Il punto è che facendo un giro tra le varie campagne informative e siti non si riesce a capire quale sia l’effettivo rischio per le pratiche orogenitali, c’è chi asserisce che la pratica senza uso di profilattico e senza eiaculazione, sia del tutto sicura, facendola rientrare addirittura tra un comportamento di sesso sicuro ( vedi: ) e chi invece ne dice quasi esattamente il contrario, insomma, credetemi davvero non sembra chiaro. Potreste delucidarmi sulla casistica in merito ad un caso simile al mio, se ne siete a conoscenza dalla letteratura scientifica o dalla vostra esperienza professionale? E ancora, potreste descrivermi qual è stata l’effettiva probabilità di contrarre il virus in un rapporto orale ( da attivo) senza eiaculazione ? Nel caso in cui esistesse una sitografia scientifica in merito e abbiate la cortesia di inviarmela nella risposta, perché mi rendo conto del tempo che avete a disposizione nel formulare le risposte, vi sarei davvero molto grato, anche se i testi dovessero essere redatti in lingua inglese o francese. Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e per lo straordinario servizio.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Luca 27
il rapporto orogenitali sono caratterizati da un rischio molto basso di trasmissione dell'infezione HIV rispetto alla altre pratiche sessuali; tuttavia questo rischio non è nullo e pertanto concordiamo con la necessità di eseguire un test a 90 giorni. Il rischio di trasmissione dell'infezione da HIV attraverso i rapporti orogenitali è trattato sulle pagine del sito che la invitiamo a consultare.
Cordiali saluti.
Dr.ssa C.Vanzini