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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di larixdecidua del 25/03/2022

Scheda quesito

Nickame:
larixdecidua
Data:
25/03/2022
Quesito:
Gentili, In data 21 marzo 2022 ho avuto un rapporto sessuale con un uomo del quale non conosco la situazione sierologica (ma che ritengo comunque dubbia per sue abitudini). Con quest'ultimo c'è stato un rapporto anale protetto da preservativo (per il quale non mi sento preoccupato) ed un rapporto orale sia attivo sia passivo senza preservativo. Quest'ultimo è avvenuto, in entrambi i casi, per un breve periodo ( si parla inferiore ai 10 secondi) e senza eiaculazione. Dopo essermi informato da diverse fonti sono quindi a conoscenza della presenza di un rischio per tale pratica. Ho provato a fare l'autotest per HIV disponibile in farmacia con esito negativo, che conferma quindi l'assenza di tale virus prima del rapporto (non ne ho avuti altri negli ultimi tre mesi) e ovviamente mi terrò monitorato nelle prossime settimane. Avrei però un paio di domande. 1) L'ansia e la preoccupazione mi stanno mangiando dentro, nel senso che è da 5 giorni che praticamente non penso ad altro, vorrei dunque procedere con un prossimo auto-test fra un mese ed uno fra tre mesi, pensate che quello dopo un mese possa essere comunque indicativo anche se ovviamente non sarà affidabile al 100%? 2) Mi rendo conto che chiedendo a 10 esperti diversi riceverei 10 risposte diverse, ma quanto è ''grande'' il rischio per un rapporto orale attivo non protetto di breve durata e senza eiaculazione (e senza la percezione di perdite di sangue o lacerazioni mie in bocca) grazie per le risposte e buon lavoro
Risposta di :

Gentile utente,

i rapporti orali attivi in assenza di ferite francamente sanguinanti o eiaculazione nel cavo orale, non sono considerati a rischio di trasmissione di HIV. Amche l'utilizzo di un preservativo dall'inizio alla fine di un rapporto anale previene dal rischio di trasmissione. Può pertanto stare tranquillo e dimenticare l'accaduto. 

Un test di IV generazione è da considerarsi definitivo a circa 40 giorni dall'evento a rischio. 

Cordiali saluti 

Riccardo Giuri 

Prof. Giovanni Guaraldi