Scheda quesito
- Nickame:
- XAVI
- Data:
- 28/10/2004
- Quesito:
- salve a tutti,
vi scrivo perchè sto morendo di paura e credo che intanto siano doverose le scuse a chi sta soffrendo davvero, perchè la mia potrebbe essere una drammatizzazione o ipocondria. Tant'è che vi chiedo lumi in merito a quanto è successo a mia moglie circa due anni fa: dopo una donazione è stata richiamata per un controllo approfondito in quanto erano risultate tracce di anticorpi del virus hiv; dal successivo controllo è emerso che il test MEIA risultava debole +, l'ELISA - e il WB indeterminato. Premetto che non abbiamo, di me son sicuro e di lei mi fido, avuto comportamenti a rischio di alcun genere. Adesso è tornata a donare, visto che il suo medico le ha detto che probabilmente dopo questo tempo si era negativizzata la eventuale (spero) falsa positività e non era il caso ne di allarmarsi ne di andare a fare il test a pagamento. Sono passati quasi 15 gg dalla donazione e ancora non abbiamo ricevuto gli esami e mi sta montando la paura, perchè da noi le consegna il responsabile fratres dopo una decina di gioni. Ho paura che arrivi ancora quella maledetta lettera e se così fosse non so come reagirei. Ripeto, non ho e non ha avuto comportamenti a rischio ma la paura è qualcosa di irrazionale e comunque la vita riserva sempre sorprese. Vorrei un figlio ma questa situazione mi sta stritolando! Scusatemi ancora ma ho bisogno di qualcuno che mi conforti o mi dica le cose come stanno!
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve Xavi,
poichè il test HIV utilizza metodiche molto sensibili, è possibile che "sbagli", trovando positivo chi in realtà non lo è affatto: questa alta sensibilità ha il vantaggio di non lasciarsi sfuggire nessun test positivo, ma trova dei limiti nei casi in cui il test trova positivo chi non lo è, creando ansie e frustrazioni. Ci sentiamo di poterla tranquillizzare, in quanto il test WB (eseguito nei casi di positività, per la conferma o la smentita) è risultato negativo. Inoltre, il fatto che abbia ripreso le donazioni, è ulteriore indice di sieronegatività.
Per quanto riguarda la lettera contenente il risultato degli esami di controllo, probabilmente sarà già in vostro possesso quando riceverà questa risposta. E molto probabilmente la potrà tranquillizzare definitivamente sulla sieronegatività di sua moglie.
Se dovessero persistere in lei la paura o il malessere, le indichiamo di rivolgersi ad un consultorio familiare o ad uno psicologo, per elaborare l'accaduto e i sentimenti ad esso collegato.
Saluti.
dr.ssa C.Cappi, dr.ssa C.Galli