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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di nick98 del 03/11/2021

Scheda quesito

Nickame:
nick98
Data:
03/11/2021
Quesito:
Buongiorno, vi scrivo per un dubbio che mi assilla costantemente e non mi permette di continuare la vita normalmente. Circa quattro giorni fa sono stato in un locale gay, ho incontrato un uomo che mi ha praticato un rapporto orale non protetto, ma dalla veemenza con cui l’ha praticato mi sono ritrovato il giorno dopo una macchia violacea sull’asta del pene appena sotto il glande. Non è dolorosa e non mi porta prurito, sta scomparendo lentamente. A seguito del rapporto orale abbiamo praticato masturbazione reciproca con eiaculazione. Probabilmente parte del suo eiaculato è finito sul mio pene e in seguito abbiamo continuato la masturbazione ma senza la mia eiaculazione. Ho il terrore di essermi preso l’HIV a seguito del contatto del suo sperma col mio pene e con il glande e l’ematoma a seguito del rapporto orale. Ho pensato di andare in PS per la PEP ma leggendo le linee guida questi casi non sono considerati a rischio. Posso stare tranquillo oppure devo preoccuparmi di essere stato contagiato? Tra l’altro mi era stata prescritta la PreP appena prima che questo fatto è successo ma non ho potuta prenderla perché mi devono ancora arrivare gli esami per la funzionalità renale e epatica, devo quindi attendere un ulteriore test negativo prima di poterla assumere? Sono notti che non dormo, ho attacchi di ansia e di panico, penso di essere stato stupido ad aver fatto una cosa del genere, in caso facessi un test di IV generazione a 20 giorni posso stare un po’ più tranquillo? Grazie mille e scusate il messaggio così lungo.
Risposta di :

Buongiorno Nick98,
ci riferisce di aver ricevuto un rapporto orale non protetto e di aver eseguito masturbazione reciproca. Riferisce che è possibile che piccola parte dell'eiaculato del suo partner possa esser finito sul suo pene durante l'atto. L'episodio in questione, da come ce lo descrive, configura un rischio clinico di trasmissione di HIV non significativo. Le linee guida non indicano infatti la PEP per questo caso, come ha potuto verificare lei stesso. Prosegua l'iter relativo alla PrEP con il suo infettivologo, eseguendo i test periodici per HIV e infezioni sessualmente trasmissibili.

Cordiali saluti,

D. Pavia, Dott.ssa L.Gozzi