Scheda quesito
- Nickame:
- lillo
- Data:
- 14/10/2004
- Quesito:
- Salve, vi avevo già scritto e (spero) vorrei farlo per l' ultima volta avendo altri dati in mano.
Ho avuto a febbrai in un tarsfusionale una situazione di positività in un test immunoenzimatico, non confermato da un altro test sempre immunoenzimatico, un terzo test immunoenzimatico risultato sempre negativo ed il western blott indeterminato.
Un mese dopo mi hanno rieseguito il prelievo per due test immunoenzimatici e uno dei due (quello dle mese precedente) è sempre risultato positivo..
Passati due e cinque mesi presso un' altra struttura ospedaliera ho rieseguito il test hiv risultato sempre negativo, questo mese sono tornato al trasfusionale (sono passati otto mesi dal primo episodio) e il solito test immunoenzimatico è risultato positivo (il medico dice blanda positività), l' altro negativo ed il western blott questa volta è risultato negativo.
I risultati dei due test hanno questi valori:
I) rate 2.44 - Positivo
II) rate 0.38 - Negativo.
Non so come interpretare questi dati, al trasfusionale dicono che non è nulla, io credo che se fossi stato positivo all' hiv già nei test fatti presso un' altra struttura ospedaliera dovevo già essere positivo e a maggior ragione il western blott finale doveva essere positivo.
E' possibile aver contratto un ceppo particolarmente "sfuggente" (se esiste) ai test? O tutti i test trovano tutto?
Grazie e scusate tante il disturbo.
- Risposta di :
- Gentile Lillo,
a coinferma d quanto già scritto, ritengo che non sia utile continuare a ripetere i test immunoenzimatici sapendo che esistono persone con falsa reattività anticorpale.
La sua situazione va valutata con i seguenti criteri:
1. valutazione di presesenza pregressa o reiterata di comportamenti di rischio.
2. valutazione in biologia molecolare di PCR qualitative per HIV.
I test ELISA attualmente disponibili e le PCR in uso sono in grado di identificare il virus HIV di gruppo O.
La sua situazione clinica e sierologica necessita di essere discussa vis a vis in un centro di alattie infettive.
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi