Scheda quesito
- Nickame:
- io28
- Data:
- 16/05/2002
- Quesito:
- Gentili signori, vi prego di darmi una risposta in merito
ad un
dilemma che orami da qualche giorno mi distrugge.
Sette giorni fa ho avuto un comportamento sessuale a rischio,
precisamente una penetrazione anale (io attivo) con un trans nel quale
si è
verificata la rottura del profilattico.
La notte stessa ho rimesso e dal giorno successivo è stato un
crescendo
di sintomi, sino al 5 giorno da quell'episodio, in cui ho avuto
sensazioni
di nausea dovute ad un gonfiore di gola, maggiore percezione dei
linfonodi
tra mandibola e orecchio e a livello inguinale, sudorazione nuttorna
per un
paio di notti, nessun episodio febbrile.
Il mio medico curante, visitatomi al 6 giorno mi ha detto che la
gola era
irritata e mi ha prescritto un antinfiammatorio, ed effettivamente
dopo 1
giorno e mezzo di cure va meglio, anche se sono costantemente stanco e
ho
la mente un po ofuscata.
Vi chiedo: è possibile che i sintomi che ho avuto, vista la
tempistica da
me descritta, siano riconducibili ad una infezione HIV? Mediamente
dopo
quanto tempo da una infezione HIV gli stessi tendono a comparire? A 4
settimane dall'episodio farò il test HIV, in quale misura potrò
ritenere
attendibile il suo esito (ovvero, se fosse positivo, sicuramente è
veritiero? e se fosse negativo, invece non è definitivo?).
Grazie per il servizio indubbiamente utile che offrite.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile navigatore, i sintomi che descrive sono aspecifici e quindi non
suggestivi di hiv.
Dopo un mese dal rapporto a rischio, se il test da esito negativo va
controllato nuovamente a 3 mesi per essere sicuri di trovarsi al di
fuori del periodo finestra.
Se l'esito dovesse essere positivo, il test verrebbe confermato con un
altro
esame (western blot) eseguito sullo stesso campione di sangue del primo
prelievo e sarà così valutata l'affidabilità del risultato ottenuto con
il primo test.
Tenga presente però, che la possibilità di contagio dopo un singolo
rapporto a rischio è molto bassa.
Saluti
Dr Dario Bertani