Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Curioso del 06/03/2021

Scheda quesito

Nickame:
Curioso
Data:
06/03/2021
Quesito:
Buongiorno, sono un ragazzo di 29 anni e scrivo per avere informazioni in merito alle malattie sessualmente trasmissibili. 1. E' possibile contrarre malattie praticando sesso orale con l'uso del profilattico? L'unico contatto che ho avuto con la mucosa orale è stato esclusivamente con parti scoperte come i testicoli, stimolati con lingua. Ci sono particolari rischi? 2. I baci profondi con afte comportano rischi per quali malattie? 3. Dopo aver praticando fellatio protette sto avvertendo mal di gola, fastidio nella deglutizione dei cibi e saliva, e al tatto mi pare di percepire un ingrossamento dei linfonodi della gola. Può essere una causa di una qualche malattia? Se sì, la malattia più probabile quale potrebbe essere? 4. Ci sono test in grado di diagnosticare malattie come HPV? Se dovessi aver contratto l'HPV a livello orale come potrei rendermene conto? 5. Con un unico prelievo di sangue è possibile diagnosticare le varie malattie sessualmente trasmissbili? Se sì, quale fare e quando eseguirlo? 6. La PREP, è concessa a chiunque ne faccia richiesta ad un virologo? Rimanendo in attesa delle risposte alle mie domande, vi auguro un buon lavoro e ringrazio per il servizio offerto e della vostra professionalità offerta grutuitamente a noi utenti.
Risposta di :

Buongiorno Curioso,

abbiamo letto con attenzione il suo quesito e le rispondiamo per punti.

1) Il profilattico indossato correttamente per tutta la durata del rapporto protegge i rapporti oro-genitali da ogni infezione sessualmente trasmissibile, a meno di contatti diretti con lesioni (ad esempio vescicole erpetiche o sifilomi) presenti in zone non protette da preservativo: questa modalità di trasmissione è comunque poco frequente e poco efficiente.

2) Per quanto raro, è possibile che i baci veicolino malattie veneree. Tipicamente possono essere trasmessi gli herpes labiali e genitali, virus come CMV, HPV, mononucleosi ed eccezionalmente la sifilide. Le afte poi, essendo una discontinuità nella mucosa, possono facilitare l'ingresso di patogeni. 

3) Ci racconta di alcuni sintomi insorti dopo un rapporto oro-genitale attivo protetto: tali sintomi sono aspecifici e non necessariamente ascrivibili ad una MST. le consigliamo di tenere questi sintomi monitorati e di rivolgersi a un medico di sua fiducia o a un ambulatorio MST in caso dovessero persistere oppure peggiorare. 

4) Tipicamente l'HPV orale si manifesta con condilomi acuminati su lingua, palato, mucosa interna delle guance. Una semplice visita da un dermatologo o da un otorinolaringoiatra può essere dirimente per diagnosticare l'infezione e rimuovere queste formazioni, spesso in maniera risolutiva. Nonostante quello che si legge su internet, la maggior parte dei pazienti con infezione da papillomavirus non presenta anticorpi circolanti, pertanto i test sierologici in commercio sono costosi e spesso inutili; in presenza di lesioni sospette lo specialista può decidere se effettuare esami più approfonditi.

5) I prelievi ematici tipicamente vengono utilizzati per diagnosticare infezioni da HIV, sifilide, epatite B e C. I combo test HIV hanno sostituito negli ospedali i test di terza generazione, riducendo il periodo finestra da 90 a 42 giorni. Il test per sifilide può fornire un esito definitivo dopo 6 settimane dall'evento a rischio, mentre i test per HBV e HCV forniranno un esito definitivo dopo almeno  6 mesi dall'ultimo evento a rischio. In base al tipo di rapporto a rischio avuto, in base a eventuali sintomi e al sospetto clinico, possono venire effettuati anche tamponi orali, anali, uretrali. Cogliamo l'occasione per ricordare che vengono consigliate visite di screening periodiche presso gli ambulatori MST a tutti gli aventi una vita sessuale non monogamica, in modo da vivere più serenamente la propria sessualità.

6) Per ottenere la PrEP è necessaria una visita presso un infettivologo che, valutando il rischio individuale, potrà eventualmente suggerire un regime "on demand" (in cui le pillole vengono assunte il giorno prima di un rapporto sessuale programmato e nei due giorni seguenti) oppure una somministrazione continua.

Cordialmente,

Dott. S. Pioli, Dott.ssa L.Gozzi, Prof. G. Guaraldi