Buongiorno Curioso,
abbiamo letto con attenzione il suo quesito e le rispondiamo per punti.
1) Il profilattico indossato correttamente per tutta la durata del rapporto protegge i rapporti oro-genitali da ogni infezione sessualmente trasmissibile, a meno di contatti diretti con lesioni (ad esempio vescicole erpetiche o sifilomi) presenti in zone non protette da preservativo: questa modalità di trasmissione è comunque poco frequente e poco efficiente.
2) Per quanto raro, è possibile che i baci veicolino malattie veneree. Tipicamente possono essere trasmessi gli herpes labiali e genitali, virus come CMV, HPV, mononucleosi ed eccezionalmente la sifilide. Le afte poi, essendo una discontinuità nella mucosa, possono facilitare l'ingresso di patogeni.
3) Ci racconta di alcuni sintomi insorti dopo un rapporto oro-genitale attivo protetto: tali sintomi sono aspecifici e non necessariamente ascrivibili ad una MST. le consigliamo di tenere questi sintomi monitorati e di rivolgersi a un medico di sua fiducia o a un ambulatorio MST in caso dovessero persistere oppure peggiorare.
4) Tipicamente l'HPV orale si manifesta con condilomi acuminati su lingua, palato, mucosa interna delle guance. Una semplice visita da un dermatologo o da un otorinolaringoiatra può essere dirimente per diagnosticare l'infezione e rimuovere queste formazioni, spesso in maniera risolutiva. Nonostante quello che si legge su internet, la maggior parte dei pazienti con infezione da papillomavirus non presenta anticorpi circolanti, pertanto i test sierologici in commercio sono costosi e spesso inutili; in presenza di lesioni sospette lo specialista può decidere se effettuare esami più approfonditi.
5) I prelievi ematici tipicamente vengono utilizzati per diagnosticare infezioni da HIV, sifilide, epatite B e C. I combo test HIV hanno sostituito negli ospedali i test di terza generazione, riducendo il periodo finestra da 90 a 42 giorni. Il test per sifilide può fornire un esito definitivo dopo 6 settimane dall'evento a rischio, mentre i test per HBV e HCV forniranno un esito definitivo dopo almeno 6 mesi dall'ultimo evento a rischio. In base al tipo di rapporto a rischio avuto, in base a eventuali sintomi e al sospetto clinico, possono venire effettuati anche tamponi orali, anali, uretrali. Cogliamo l'occasione per ricordare che vengono consigliate visite di screening periodiche presso gli ambulatori MST a tutti gli aventi una vita sessuale non monogamica, in modo da vivere più serenamente la propria sessualità.
6) Per ottenere la PrEP è necessaria una visita presso un infettivologo che, valutando il rischio individuale, potrà eventualmente suggerire un regime "on demand" (in cui le pillole vengono assunte il giorno prima di un rapporto sessuale programmato e nei due giorni seguenti) oppure una somministrazione continua.
Cordialmente,
Dott. S. Pioli, Dott.ssa L.Gozzi, Prof. G. Guaraldi