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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Obunte del 03/01/2021

Scheda quesito

Nickame:
Obunte
Data:
03/01/2021
Quesito:
Salve, durante l’estate ho frequentato delle escort avendo sempre e solo rapporti protetti, però ho effettuato dei cunnilingus sapendo non fosse a rischio hiv in assenza di sangue mestruale o sanguinamenti in bocca, dopo quel periodo ho avuto un mal di gola con tonsille ingrossate che presentavano un essudato biancastro, curate con antibiotico e durato il tutto due settimane, adesso ho paura che questo episodio sia stata una sindrome da sieroconversione, perché soffrendo di gengivite, quando mi lavo i denti mi sanguinano le gengive e ho le gengive arrossate/infiammate per via della gengivite, potrei a causa di ciò aver corso un reale rischio di contagio? O non è sufficiente come porta d’accesso per il virus? Durante i cunnilingus non ho mai percepito mio sangue in bocca o sangue mestruale, ma avendo la gengivite e successivamente avendo avuto dei sintomi ora sto da questa estate in ansia, vi prego di aiutarmi dicendomi se ho davvero corso un rischio. Potrebbero essere i miei sintomi da sieroconversioni in base alla vostra esperienza? Le gengive sanguinanti sono da considerare un rischio mentre si effettua un cunnilingus? O servono ferite sanguinanti che sanguinano in modo da percepirlo durante il rapporto? Devo effettuare il test?
Risposta di :

Buongiorno Obunte, 

in base a ciò che ci descrive non ha avuto comportamenti a rischio clinico significativo per quanto riguarda la trasmissione di HIV, pertanto non è necessario si sottoponga a un test HIV a causa di questi episodi specifici. HIV non si trasmette in modo efficace tramite cunnilingus in presenza di gengivite, se vi è assenza di sanguinamenti o di ferite evidenti.

La sintomatologia che ci descrive potrebbe essere compatibile con altra infezione sessualmente trasmissibile oppure essere non correlata ai rapporto oro-genitali non protetti che la preoccupano. Anche se tale sintomatologia si è ormai risolta, cogliamo l'occasione per invitarla, in quanto persona sessualmente attiva, a sottoporsi a test di screening periodici per tutte le più comuni infezioni sessualmente trasmissibili, così da poter vivere la sua sessualità in modo sereno e consapevole.

Cordiali saluti,

Dott.ssa L.Gozzi

Prof. Giovanni Guaraldi