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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Aigle del 25/09/2004

Scheda quesito

Nickame:
Aigle
Data:
25/09/2004
Quesito:
Gentili medici di helpaids, vi scrivo nuovamente per chiedervi di gettare luce sui dubbi miei e di un nio amico... siamo abbstanza agitati. Il problema è un po' complicato, ed è, riassumendo, il seguente: il mio amico ha fatto un test M.E.I.A. dopo avere avuto due rapprti a rischio rispettivamente 8 e 5 settimane prima. Insieme a questo test, che se non erro è di quarta generazione, gli viene consigliato di fare anche la PCR, perché la dottoressa lo vede molto agitato e lo vuole tranquillizzare il prima possibile: infatti, ci viene spiegato che facendo la PCR e ricerca del genoma provirale a distanza di 5 settimane dal rapporto, si avrebbe una sicurezza quasi assoluta della negatività del mio amico. I risultati dei due test sono stati i seguenti: M.E.I.A.: border line; gli è stato fatto però il western blot come si fa di routine in questi casi che ha evidenziato la negatività,a lmeno temporanea, visto che sono passate solo 5 settimane dal rapporto. Dunque la mia prima domanda è: dobbiamo davvero prenderlo come un negativo, seppur temporaneo, perché poi il westernb blot era negativo, ed attribuire il risultato all'estrema sensibilità della macchina, oppure c'è la possibilità che borderline possa significare la presenza di una reattività virale dell'HIV non ancora chiara? Il secondo test, eseguito sempre a cinque settimane dal rapporto, ha avuto il seguente esito: -ricerca quantitativa: sotto le 200 copie (con un macchinario che rileva minimo 200 copie) -ricerca del genoma provirale: negativo La mia seconda domanda è: si può stare davvero tranquilli con un esito della pcr di questo tipo a distanza di cinque settimane dal rapporto a rischio? Sotto le 200 copie non significa però che non ci sia, ci diciamo io e il mio amico... la mancanza del genoma provirale è una sicura prova di sieronegatività? La mia terza domanda è: la pcr non è considerata dal ministero della sanità come attendibile, per mille motivi, come per esempio per il fatto che il test venga eseguito secondo modalità diverse a seconda del luogo. Eppure sappiamo benissimo che è utilizzato anche per effettuare lo screening dell'hiv, in casi in cui, per esempio, il personale sanitario si punge con un ago sicuramente infetto o a partner di persone sieropositive. Allora qual è la verità? Si può o non si può stare tranquilli? D'accordo, la prassi vuole che venga fatto il test a tre e a sei mesi, e quello verrà fatto, ma dal M.E.I.A. e dalla pcr, tenuto conto del lasso di tempo trascorso, quale situazione emerge? Vi prego di rispondere a tutte le domanbde, vi ringrazio infinitamente, siete gentilissimi, grazie mille per il lavoro che svolgete... Luca
Risposta di :
Gentile Luca, chiedete di essere tranquillilzati e penso che davvero possiate esserlo. Procedo per ordine: 1. Il test MEIA indica un test immunoenzimatico, ciè è un particolare test ELISA e non significa necessariamente che sia di IV piuttosto che di III generazione (ma poco importa). 2. Un test MEIA borderline con WB negativo è da refertarsi negativo. In caso però di alto rischio epidemiologico è utile eseguire un follow up sierologico fino a 3-6 mesi dopo il contatto a rischio. Nell'immediato è proponibile una PCR per DNA provirale (la PCR quantitativa in questa circosrtanza non serve a nulla ed è confondente) e/o un antigenemia P24. 3. La PCR per DNA provirale (qualitativa) è il test più sensibile (non viene proposta agli operatori sanitari con infortunio biologico di routine, ma è già in uso corrente nello screening di poool di donatori di sangue). Un risultato negativo a 5 settimane rende assolutamente improbabile una sieroconversione, tuttavia anche questo esame, per avere calore definitivo necessita di un test di conferma a 3-6 mesi. Rispondo ora alle tue domande: 1. i test eseguiti a 5 settimane sono da considerarsi tutti negativi 2.si può assolutamente stare tranquilli con una PCR per DNA provirale negativa a 5 settimane da un rapporto a rischio 3. la PCR non è un test completamente standardizzabile quindi va riservata a lavoratori esperti in tale metodica e non sostituirà mai un test MEIA di screening. Penso di avervi dato elementi sufficienti per farvi staree tranquilli. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi