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Quesito di lucaluca2000 del 20/09/2004
Scheda quesito
- Nickame:
- lucaluca2000
- Data:
- 20/09/2004
- Quesito:
- gentilissimi dottori, dieci giorni fa, in brasile, ho avuto un rapporto con una prostituta. fellatio, un breve cunnilingus e un rapporto vaginale, brevissimo (avevo comunque paura). avendo infilato male il preservativo, questo si è sfilato e - per circa 10-15 secondi - il mio pene è venuto a contatto con la mucosa vaginale. caduto in uno stato di profonda ansia e prostrazione psicofisica, tre giorni dopo ho avuto l'herpes genitalis (che già mi era capitato di avere talvolta in periodi di stress), accompagnato da un'astenia che continua ancora adesso. Credo sia dovuta ad ansia, perchè non faccio altro che consultare siti, sono preoccupatissimo e non dormo - complice anche il fuso orario. al momento del rapporto la ragazza non aveva mestruazioni, io non avevo lesioni al pene, mi sono immediatamente lavato con acqua molto calda (per quello che vale). avverto anche, da due tre giorni dopo il fattaccio, come una lievissima linfoadenopatia sottomascellare, che però - se c'è - è minima, e do peso ad ogni manifestazione del mio fisico, come fosse un sintomo di infezione primaria...ma so che 3-4 giorni sono troppo pochi. Farò il test, ma intanto, la possibilità che mi sia contagiata è alta? sono veramente affranto, grazie!
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Luca, il rapporto che decrive e in seguito al quale ha sviluppato sintomi ansiosi, va considerato a rischio di infezione hiv, come lei ha già compreso. Non riteniamo abbia però valore dare una percentuale di rischio, primo perchè andrebbero valutati tutti i fattori in gioco e potrebbe comunque non essere del tutto corretta; secondo perché ognuno può dare un senso proprio alla stessa percentuale e quindi non risolvere in ogni modo, dubbi o paure. L'unico mezzo per conoscere lo stato sierologico, è effettuare un test hiv come lei stesso ha già pensato di eseguire. Le ricordiamo che fatto a tre mesi del rapporto a rischio, il test le darà risposta definitiva. Saluti. dr.ssa C.Galli
