Scheda quesito
- Nickame:
- SaraM.
- Data:
- 19/09/2004
- Quesito:
- Gentili Dottori,
circa due mesi fa ho avuto un rapporto non protetto con partner occasionale, è stato il primo e unico rapporto con quella persona a rischio. Siccome tra la terza e la settima settimana ho avuto delle sudorazioni notturne, febbre e altri sintomi il dottore del reparto di infettivologia della mia città mi ha fatto eseguire la sesta settimana un test hiv quantitativo, con risultato "sotto il limite di determinazione". Siccome il mio dottore è partito dal presupposto che i sintomi sono accompagnati da altissima replicazione virale, mi ha detto che se mi fossi infettata sarebbe risultato positivo l'esame, e mi ha detto di stare tranquilla. So che devo eseguire il test per la ricerca degli anticorpi a 3 mesi, però volevo sapere se voi condividete l'affermazione del mio infettivologo e se posso affronatare il test elisa con una certa tranquillità, visto che sono molto agitata ho dovuto consultare uno psichiatra e prendere anche dei medicinali per rilassarmi.
Ho eseguito un test per la ricerca dell'antigene (credo p24) alcuni giorni fa, risultato negativo.
Vi ringrazio già da ora per la risposta che mi darete.
SaraM
- Risposta di :
- Gentile Sara, dal punto di vista strettamente virologico non condivido il procedimento diagnostico che ti ha proposto il mio collega. In questa circostanza occorre eseguire un test molecolare qualitativo (PCR per HIV DNA da linfociti). In ogni caso già l'Ag P24 negativo tranquilizza molto. Un test EISA negativo a 90 gg escluderà ogni dubbio.
In ogni caso il rischio derivante da un singolo rapporto sessuale appare assolutamente contenuto.
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi