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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Marinaio79 del 21/01/2020

Scheda quesito

Nickame:
Marinaio79
Data:
21/01/2020
Quesito:
Buongiorno, ho effettuato a distanza di 48 giorni da un rapporto (solo orale passivo e comunque protetto) un test HIV con ricerca anticorpi HIV 1/2 la cui metodologia rileva anche l’antigene p24 (metodo Chemiluminescenza). Dovrebbe trattarsi di un test di 4 generazione. Ora, questo test non era disponibile presso il laboratorio al quale mi ero rivolto e quindi hanno dovuto effettuarlo in un altro centro fuori regione. Come si fa ad essere certi che il sangue contenuto nella provetta non si sia alterato durante il trasporto e quindi che il risultato sia attendibile? Specifico che il prelievo mi era stato fatto per il test “interno” (ovvero presso lo stesso centro) e solo il giorno dopo chiesi un test di quarta generazione, quindi il mio dubbio nasce dal fatto che la provetta, avendo già utilizzato il sangue per il test di terza, magari era stata alterata. Il laboratorio esterno nel caso avrebbe avuto modo di capire se il campione era alterato o no? Mi scuso già da ora per la domanda piuttosto “strana”. Saluti
Risposta di :

Salve Marinaio79,

Esistono delle metodiche di conservazione del campione di sangue che manterranno la provetta non alterata nonostante i test già effettuati.
Comunque il test che ha già effettuato era valido e definitivo (lo sarebbe stato già dopo 30 giorni dal rapporto a rischio).
Distinti saluti,
Michele Granata, Prof Giovanni Guaraldi