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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Wildcat del 20/01/2020

Scheda quesito

Nickame:
Wildcat
Data:
20/01/2020
Quesito:
Preg.mi Dottori, ho già postato due quesiti a cui avete gentilmente risposto e Vi rendo grazie. Richiamando i suddetti quesiti, che penso potete rintracciare dal mio nickname, sono a richiedere ulteriori precisazioni: 1. Ho eseguito un ulteriore autotest Mylan il giorno 15 gennaio2020 con esito Negativo (ultimo rapporto "a rischio" fellatio scoperta ricevuta giorno 30 giugno 2019, non ho notato tracce di sangue sul mio pene). Posso considerarmi definitivamente negativo? Fino a 90 giorni prima lo ero, quindi ante 15 ottobre, giusto? Così va letto l'autotest? 2. L'autotest Mylan copre tutto (varianti rare, hiv1 e 2, ceppi rari e ricombinati)? 3. C'è differenza tra sangue venoso e arterioso? In tal caso il prelievo capillare quanto è affidabile? 4. Nella vostra esperienza sono noti autotest rivelatisi fallimentari nonostante sia chiuso il periodo finestra? 5. Come vi dissi nei precedenti post, ho notato linee marroni chiaro sotto l'unghia del pollice mano destra, adesso anche anulare, sono sottilissime. Sono stato dal dermatologo ed ha escluso melanoma ma ha accennato a melanonichia. Può essere collegato ad Hiv? 6. Da qualche tempo ho dolori al collo, cervicali e intrascapolari. Temo la questione linfonodi. 7. Tornando al Mylan, pensate che può bastare così oppure devo recarmi in un laboratorio per chiudere la faccenda? Purtroppo non riesco ad essere sereno. Complessivamente ho fatto autotest Mylan, il 5 novembre, il 11 dicembre e il 15 gennaio. Scusate la lunghezza e vi ringrazio in anticipo per le risposte che mi darete.
Risposta di :

Salve Wildcat,
le rispondiamo per punti:
1) considerato il rapporto non a rischio clinico di trasmissione di HIV (in quanto orale passivo, senza lesioni o sanguinamenti evidenti) e il lungo periodo trascorso, l'esito del test HIV cui si è sottoposto può essere considerato definitivo;
2) la risposta a questa domanda resta quella che le abbiamo dato il 1 gennaio;
3) la presenza di un'infezione da HIV è ugualmente rilevabile nel sangue arterioso, venoso o capillare;
4) non ci risultano casi di questo tipo basandoci sulla nostra esperienza personale;
5)/6) la sintomatologia da lei descritta è aspecifica e non indicativa di un'infezione da HIV: come già le avevamo suggerito, si rivolga al medico curante per il necessario iter diagnostico-terapeutico;
7) come già detto al punto 1, l'esito può essere considerato definitivo. Non è necessario si sottoponga a ulteriori test HIV.
In caso dovesse continuare a provare sconforto e paura, potrebbe esserle utile iniziare un percorso psicoterapeutico volto a recuperare la serenità persa.

Cordiali saluti,

D. Pavia, L.Gozzi, Prof Giovanni Guaraldi