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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Dan89 del 22/12/2019

Scheda quesito

Nickame:
Dan89
Data:
22/12/2019
Quesito:
Buongiorno, vi scrivo per avere un vostro parere su quanto mi è capitato negli ultimi mesi. Rapporto a rischio per rottura preservativo con ragazza sierosconosciuta. Mi è stata concessa la PEP dopo 35 ore dall’evento a rischio. Termino la profilassi. Passati 8 giorni dal termine della profilassi noto linfonodi gonfi e dolenti. Uno sul collo e due dietro. Presento dolori sotto entrambe le ascelle senza notare linfonodi gonfi al tatto. Successivamente noto macchie cutanee pruriginose su una mano che spariscono in due/tre giorni. A 41 giorni dal rapporto a rischio effettuo un test di 4^ generazione risultato negativo. Leggo peró che da linee guida in caso di pep bisogna attendere 40 giorni dal termine della profilassi prima di fare il test. Eseguo quindi un altro test a 56 giorni dal termine della Pep (86 giorni dal rapporto a rischio) di 4^ generazione risultato negativo. Mi restano dei dubbi a causa dei sintomi che ho avuto. Potrei aver contratto Hiv 2? Dovrei ripetere il test a 90 giorni dal termine della pep per escluderlo con certezza? Assumo Zoflov e xanax, potrebbero aver interferito sul test o sulla formazione degli anticorpi hiv?
Risposta di :

Salve Dan89,

abbiamo letto con attenzione il suo quesito. Lei riferisce di aver eseguito un test di IV generazione dopo il 45esimo giorno dal termine della profilassi, risultato negativo. Avendo lei eseguito un test combinato di IV generazione, può considerare il risultato definitivo, senza eseguire un secondo test al 90esimo giorno. Per quanto riguarda la possibilità di aver contratto il virus HIV2, questa è molta remota, essendo un virus diffuso specificatamente in alcune regioni africane; in ogni caso, il test combinato di IV generazione testa la presenza di anticorpi e risulterebbe positivo anche in caso di infezione di HIV2. Inoltre le confermiamo che i farmaci da lei assunti non interferiscono con il risultato del test HIV. Mentre i sintomi da lei riferiti sono del tutto aspecifici e non indicativi di un infezione da HIV; Se dovesse riscontrare  ulteriori sintomi o disturbi, le consigliamo di recarsi dal suo medico curante e consultarlo. Eventualmente, se si presentassero ulteriori indicazioni o sintomi indicativi, potrebbe eseguire uno screening MST per altre malattie sessualmente trasmissibili. Può quindi stare tranquillo e considerare il test definitivamente negativo,

Cordiali saluti,

A. Riccò, Prof Giovanni Guaraldi