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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di paranoico70 del 21/12/2019

Scheda quesito

Nickame:
paranoico70
Data:
21/12/2019
Quesito:
Gentile dottore Guaraldi, mi ha molto impressionato il caso successo, che è sulle pagine di tutti i giornali ed esposto da tutti i mass media in questi giorni. E' il contagio di una studentessa universitaria, avvenuto in una università estera mediante esperimenti di laboratorio effettuati per la preparazione della tesi di laurea e che prevedevano la manipolazione a scopo didattico di pezzi di hiv disattivati. Dopo 7 mesi la ragazza durante un controllo di routine si è scoperta sieropositiva e successive analisi hanno confermato non solo l' infezione in atto ma anche che il ceppo di virus nel corpo della ragazza non era quello circolante negli uomini(quindi esclude un contagio sessuale), ma proprio quello dei pezzi di hiv in laboratorio. Siccome si presume che si usassero i guanti e che comunque la studentessa non si è tagliata, rimangono un mistero le modalità di contagio. E' una cosa che ci deve preoccupare? Qualcuno ha parlato pure di contagio per via aerea o per inalazione. Ci potrebbe essere una mutazione del virus e quindi anche una mutazione delle modalità di trasmissione con passaggio ad una via aerea? La studentessa come riportato dalla stampa ha fatto causa all' ateneo. Cosa dobbiamo aspettarci se il virus cambia le modalità di trasmissione? Gradirei un suo autorevole commento con riferimenti scientifici Grazie e buone feste
Risposta di :

Gentile Paranoico70,

nei laboratori universitari vengono da numerosi anni adoperati con successo vettori virali a scopo di ricerca. In questo sfortunato caso, l'ipotesi più probabile sembra essere quella di un errore di etichettatura, oppure una contaminazione, da parte di un campione di virus HIV che non era adeguato al livello di biosicurezza del laboratorio in cui lavorava l'allora studentessa, ma che proveniva da un altro laboratorio appartenente allo stesso ateneo. E' stato ipotizzato che un virus vettore potenzialmente infettivo per via aerea abbia acquisito sequenza virali di HIV, permettendone la trasmissione aerea, tuttavia non ci sono conferme al riguardo e il caso non ha generato alcuna epidemia, pertanto non può essere confermato.

Il virus HIV è e rimane trasmissibile solo attraverso i liquidi biologici infetti come il sangue, non per via aerea.

Non ha senso creare allarmismi.

Cordialmente,

S. Pioli, Prof. G. Guaraldi