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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Anto88 del 16/12/2019

Scheda quesito

Nickame:
Anto88
Data:
16/12/2019
Quesito:
Salve a tutti. Sono molto preoccupata e piena di ansia. 3 settimane fa ho avuto un rapporto orale con un ragazzo conosciuto all'estero. Gli ho praticato sesso orale scoperto e lui ha eiaculato un po' in bocca e un po' sulla mia faccia. Io credo di non aver ingoiato nulla perché ho sputato tutto. Tuttavia sono molto preoccupata perché ero già influenzata con tosse e mal di gola. Volevo sapere che rischio ho corso e se il fatto che avessi tosse e mal di gola può essere un aggravante qualora qualche goccia di sperma sia stata ingoiata. Inoltre vorrei parlare dei miei sintomi, sicuramente ingigantiti dall'ansia ma che comunque mi preoccupano. Ieri sono stata davvero male, ho avuto febbre a 39, vomito e diarrea fortissimi. Il medico di base mi ha detto che è il tipo di influenza che gira. Lo so che devo fare il test a 40 giorni e lo farò. Vorrei solo sapere se devo essere preoccupata da tutto questo o posso stare un po' più serena. Aiutatemi vi prego perché sono andata in ansia totale. Ringrazio tutti in anticipo.
Risposta di :

Buongiorno Anto88,

ci racconta di un rapporto oro-genitale attivo non protetto, per il quale risulta molto preoccupata, soprattutto a causa dei segni e sintomi clinici che presentava sia prima che dopo il rapporto. Questo rapporto, in base a ciò che ci descrive, non l'ha esposta a rischio clinicamente significativo per quanto riguarda la trasmissione di HIV, pertanto può tranquillizzarsi e non sarà necessario effettuare il test HIV a causa di questo episodio. Nel caso volesse comunque indagare il proprio stato sierologico, le consigliamo di eseguire un test HIV abbinato ad uno screening per le principali MST, dato che l'esecuzione di tali esami rappresenta una buona consuetudine, ed è perciò consigliata a tutte le persone sessualmente attive, da eseguirsi con cadenza periodica.
Le suggeriamo inoltre di proseguire il percorso di cura intrapreso insieme al proprio medico curante per risolvere il quadro clinico da lei presentato.

Cordiali saluti,

Roberto Bulgarelli, L.Gozzi, Prof. G. Guaraldi