Salve Wildcat,
ci pone numerose domande e non siamo sicuri di aver capito esattamente quale sia il suo dubbio, quindi proviamo a darle qualche informazione.
I 90 giorni da attendere per effettuare un test HIV dopo un rapporto a rischio di trasmissione, sono ciò che viene comunemente chiamato "periodo finestra": si tratta di un periodo che intercorre fra l'ingresso del virus nell'organismo e il momento in cui il test riesce a rilevare gli anticorpi specifici per HIV (alcuni test, quelli di IV generazione, rilevano anche dei pezzetti di virus, quindi hanno un periodo finestra più breve).
Un test effettuato il 5 novembre, con esito negativo, attesta che non vi è stata trasmissione di HIV precedente al giorno 5 agosto. Se il suo ultimo rapporto a rischio di trasmissione di HIV è stato il 30 giugno, allora l'esito del test può essere considerato definitivo (dato che il 30 giugno è precedente al 5 agosto).
In caso abbia avuto rapporti a rischio più recenti (dopo il 5 agosto), è possibile che il test sia invece falsamente negativo (deve ripetere il test).
Considerando il 30 giugno come data dell'ultimo rapporto a rischio, avrebbe potuto effettuare un autotest, con esito definitivo, a partire da 90 giorni dopo, cioè dal 30 settembre. Tale test, se negativo, avrebbe attestato che non vi è stata trasmissione di HIV precedente al giorno 30 giugno (e che non vi è stata trasmissione nemmeno il 30 giugno stesso, dato che il test non si positivizza allo scadere del novantesimo giorno, ma entro 90 giorni).
In caso abbia avuto rapporti a rischio di trasmissione di HIV tra il 5 agosto e il 30 settembre, un eventuale esito negativo in un test HIV effettuato il 5 novembre non può essere considerato definitivo (il test deve essere ripetuto).
Ci sentiamo di informarla inoltre che i rapporti oro-genitali passivi, in assenza di sanguinamenti o ferite aperte, non sono a rischio clinico significativo per quanto riguarda la trasmissione di HIV.
Speriamo di esserle stati d'aiuto e di aver dissipato i suoi dubbi. In caso contrario si senta libero di scriverci nuovamente.
Cordiali saluti,
D. Pavia, L.Gozzi, Prof. Giovanni Guaraldi