Scheda quesito
- Nickame:
- Celestino
- Data:
- 17/06/2019
- Quesito:
- Ciao a tutti e a chi mi vorrà aiutare racconto un po' la mia esperienza: sono un ragazzo di 27 anni.stupidamente, nel corso degli ultimi 6 anni ho avuto 9 rapporti non protetti tutti eterosessuali sia vaginali che orali attivo/passivo tutti con sierosconosciute. gli ultimi 3 rapporti sono stati il 15 febbraio, il 20 marzo e il 15 aprile. A 45 giorni dall' ultimo rapporto faccio un test 4 generaz presso centro malattie infettive esito negativo.premetto che da prima che cominciassi ad avere rapporti non protetti o forse giusto in seguito ai primi non ricordo ho cominciato ad avere linfonodi ingrossati a inguine(10) sottomandibolari(7)collo(2) e alle ascelle(3) di dimensioni max 1.3 cm tutti perfettamente palpabili più uno al fianco sinistro molto grande e visibile a occhio nudo 2.5/3 cm però molle e di forma allungata.Nel 2013 scopro che avevo contratto la toxoplasmosi anticorpi anti taxoplasma (met MEIA) IgM assenti IgG 475 con commento infezione pregressa. Ultimamente mi si sono gonfiati i linfonodi al punto da darmi fastidio a ogni movimento. Ho riscontrato candida orale( la sto combattendo da 2 mesi con funacozolo e pantoprazolo senza risultati. Ho ritirato oggi analisi di emocromo proteina c reattiva e formula leucocitaria tutto ok. Domande: 1) Possono essere le patologie come taxoplasmosi'questa o quei linfonodi persistenti inspiegabili( magari per una forma di tumore)causa di immunodepressione con conseguente possibile falso negativo?2) Come faccio a sapere se sono immunodepresso?dovrei fare forse una analisi delle sottopopolazioni linfocitarie? 3). Posso considerare definitivo il test per lo meno per quanto riguarda i rapporti avvenuti fino a un anno fa? 4)visto il mio rischio altissimo corso ( una partner forse s+ e rapporti a rischio in sud america)mi consigliate altri esami forse quello molecolare PCR?sono molto preoccupato. 5) che visite specialistiche mi potrebbero aiutare per capire la causa dei linfonodi persistenti e della candida? Ematologica e infettivologa?Non vivo più dopo il test negativo a 45 giorni mi sono sentito sollevato ma ora torna la paura causa possibili falsi negativi e il grosso rischio corso . Grazie sono molto preoccupato.
- Risposta di :
- Salve Celestino,
ci racconta di aver avuto, negli ultimi 6 anni, 9 rapporti eterosessuali non protetti, sia vaginali che oro-genitali attivi e passivi.
Ci racconta inoltre di aver eseguito un test HIV di quarta generazione 45 giorni dopo l'ultimo rapporto a rischio, con esito negativo.
Ci rivolge numerose domande, alle quali ora cercheremo di rispondere in ordine:
1) l'esito del test HIV che ha eseguito può essere considerato definitivo e attendibile anche in presenza della sintomatologia che ci descrive, sintomatologia che, ci raccomandiamo, è bene tenga accuratamente controllata. Si rivolga al suo medico di fiducia, il quale, se lo riterrà necessario, potrà indirizzarla verso gli specialisti più adeguati;
2) se desidera sapere se presenta una immunodepressione può partire la valutazione da un emocromo e, eventualmente, in base a quello, il suo medico di fiducia potrà valutare se possano essere necessari esami più specifici;
3) l'esito del test HIV che ha eseguito può essere considerato definitivo per tutti e 9 i rapporti che la preoccupano;
4) non è necessario che si sottoponga a PCR o altri esami diagnostici per HIV, ha deciso di sottoporsi a un test HIV di quarta generazione (l'esame più indicato al suo caso) ed ha ottenuto un esito negativo, non ha motivo di preoccuparsi riguardo una possibile trasmissione di HIV nei rapporti che ci ha raccontato;
5) nel caso desideri rivolgersi a specialisti a causa della sua sintomatologia, il suo curante può indirizzarla in base ad anamnesi ed esame obiettivo accurato: da ciò che ci racconta riteniamo che, in effetti, potrebbe essere sensato indirizzarla a uno specialista infettivologo e/o ematologo, ma purtroppo non ci è possibile darle indicazioni precise tramite questo servizio on-line.
Sperando di esserle stati d'aiuto, ci scusiamo inoltre per il ritardo nel risponderle.
Cordiali saluti
E. Bacchi, L.Gozzi
Prof. Giovanni Guaraldi