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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di isrm86 del 16/06/2019

Scheda quesito

Nickame:
isrm86
Data:
16/06/2019
Quesito:
Salve, tre giorni fa ho avuto un rapporto ricettivo anale con un altro ragazzo. L'approccio è iniziato senza preservativo (e con sola lubrificazione salivare), durato circa 3 minuti, dopo i quali, mi sono tirato indietro, dunque siamo in assenza di eiaculazione. Il partner è sconosciuto, ed è ignoto il suo stato di salute, tuttavia, il fatto che non si preoccupasse minimamente di usare il preservativo, mi fa pensare che sia una sua abitudine, quindi mi sono allarmato. Che percentuale di rischi ci sono di contrarre HIV per un caso simile? Sono andato in ospedale e mi hanno fatto iniziare PEP (Truvada + Tivicay), a circa 15 ore dal rapporto, sottolineando che, vista la dinamica precisa, si è trattato di un rapporto a basso rischio, e dunque la profilassi la facciamo solo per eccesso di scrupolo. Non vorrei sembrare paranoico, ma secondo voi è opportuno fare la PEP in un caso simile? Lo chiedo perché ho letto che non si conoscono gli effetti a lungo termine di questi farmaci e non vorrei rischiare di danneggiare le funzionalità del mio corpo, in una situazione dove magari la PEP non era necessaria (ho letto alcuni studi dove si parla di danni al fegato, ossa, e metabolismo lipidico e glucidico). Gli effetti a breve termine che sento attualmente sono debolezza e una leggera nausea. D'altro canto, sento dire che sono gli stessi farmaci che si usano per la PREP, una pratica volontaria approvata nell'UE, dunque tutto sommato mi"tranquillizzo". Cosa si sa sugli effetti permanenti che questi farmaci possono procurare? (capisco anche che la somministrazione per soli 28 giorni sicuramente è meno invasiva di chi deve prenderli a vita). Cosa pensate di tutta la situazione? Grazie in anticipo.
Risposta di :
Gentile Ismr, ho letto con attenzione il suo quesito e confermo l'indicazione alla Post Exposure Profilaxys (PPE). I farmaci consigliati hanno un basso profilo di rischio a breve termine e non si ritene che esista un rischio a lungo termine per una esposizione di 28 giorni di terapia. Potrà accedere al test HIv a 1 e tre mesi dal contatto a rischio. L'indicazione di ripetere a 90 giorni il test è specifica quando si assume la terapia antiretrovirale. Potrà considerare in futuro l'opzione della Pre Exposure Profilaxis con tenofovir/emtricitabina in uso "on demand". Può consultare le pagine informative di questo sito per maggiori informazioni Cordiali saluti Prof. Giovanni Guaraldi