Scheda quesito
- Nickame:
- Rico
- Data:
- 02/04/2019
- Quesito:
- Nel 2016 ebbi un rapporto con una trans (curiosità) conosciuta in un locale e finimmo poi a casa sua dove successivamente scoprì che si prostituiva. Ci furono dei preliminari sia passivi che attivi protetti e poi dopo chiese di penetrarmi ed io indeciso accettai. Quest’ultimo rapporto avvenne anch’esso con il profilattico (lo stesso) e dopo due tentativi senza alcun risultato al terzo tentativo quando spinse con un po’ più di forza sentì come un leggero “allargamento” della prima parte dell orifizio anale ma appena avvertì quella specie di “allargamento” mi tolsi immediatamente data la mia insicurezza e paura e l’atto duró non oltre 5 secondi, non so quanto possa essere entrata ma credo forse soltanto la punta perché non sentì alcun tipo di dolore ed immagino che faccia almeno un minimo male la prima volta e dedussi quindi che non ci fu stata una vera e propria penetrazione ma solo un inizio, un tentativo non andato a buon fine. Quando la trans tentó di penetrarmi aveva il condom ne sono sicuro ma quando mi tolsi quasi immediatamente come scritto sopra, ero girato, sentì la trans che si tolse il profilattico senza però purtroppo non vederlo, sentì il solo
rumore nel toglierlo e basta, ne prese un altro si avvicinò di nuovo a me indossò quello nuovo e finimmo con una masturbazione sempre rigorosamente protetta. In quel momento non le chiesi il motivo del cambio condom, forse perché in quell’istate ero conscio di non aver corso alcun rischio, ma dal giorno successivo incominciai a farmi le paranoie sull’integrità del condom visto quel cambio e dato che non vidi con i miei occhi lo stato di esso. Attesi 36 giorni e tramite ricetta del medico andai a fare i vari test presso un distretto asl del mio paese dove mi tolsero il sangue ed il test lo fecero in ospedale. Risultò tutto negativo ed il test per L hiv era un test combinato di quarta generazione.
Dopo quel test mi confrontai con un medico di una associazione il quale disse di non doverne farne altri e così ho fatto, archiviando la faccenda e vivendo serenamente. Quando feci il test nel 2016 il periodo finestra era di 90 giorni per tutti i test, dopo qualche mese lo abbassarono ai 40 per i soli test di IV gen. quindi ho sempre dedotto che i test di IV gen. anche negli anni passati hanno sempre avuto quel periodo finestra e che da 36 a 40 non cambia molto, o almeno da un punto di vista clinico, sennò non capisco il perché un medico mi abbia detto di non farne altri. Perché vi scrivo quindi? Vi scrivo perché mi sono fidanzato con una ragazza (finalmente) e vorrei avere un altra conferma e/o un altro parere da altri specialisti riguardante il mio caso ed il
Mio test per sentirmi ancora più sicuro di quello che sono già adesso e per vivere ancora più serenamente i rapporti con lei visto che fino ad ora entrambi ci proteggiamo ma vorremmo iniziare a farlo senza. Dopo il test non ho mai vissuto nella paranoia dato il negativo, dato che neanche so se ho rischiato oppure no, e dato che il medico mi disse di voltare pagina, ma a volte è meglio avere un parere in più che uno in meno soprattutto in alcuni campi. Mi scuso per la lunghezza e vi ringrazio anticipatamente per il servizio che offrite e per L’aiuto che ci date. Siete fantastici!
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Rico,
il rapporto da lei descritto non è a rischio di trasmissione di HIV e il test da lei eseguito esclude una infezione.
A prescindere da questo le ricordiamo che è indicato un test MST periodico per tutti i soggetti sessualmente attivi.
Cordiali saluti,
Alberto Brigo, Dott. G. Dolci