Scheda quesito
- Nickame:
- Ansiato
- Data:
- 19/03/2019
- Quesito:
- Venerdì 15 ho avuto un rapporto orale passivo (io ho messo il pene e lui la bocca) con un ragazzo che non conoscevo. Non c'è stata presenza di sangue o di lesioni, tagli, etc... Eppure sto vivendo nell'ansia da quel momento di poter aver contratto qualcosa.
Ho letto che le probabilità di contrarre l'HIV è pressoché nulla in assenza di sangue e/o lesioni ma mi preoccupano le altre malattie.
Lunedì stesso mi sono andando al centro MTS di v.le Jenner a Milano e mi hanno detto che era troppo presto per avere sintomi di qualsivoglia natura. Mi hanno comunque fatto fare le analisi per HIV e sifilide ma io continuo a sentire sintomi vari.
Sento spesso il bisogno di urinare (senza bruciore o segni sul pene), sento fitte al fegato (ma potrebbe essere lo stress).
Prima di incontrare questo ragazzo gli ho esplicitamente chiesto se fosse sano e ha confermato e subito dopo mi ha bloccato ed è sparito.
So che probabilmente sono solo seghe mentali ma che probabilità ho di aver contratto qualcosa e quanto che stia somatizzando tutto quel che ho letto?
È davvero troppo presto per avere sintomi? Tra quanto consigliate di rifare le analisi?
Scusate ma sto impazzendo
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno,
il rapporto oro-genitale passivo che ci racconta, in assenza di lesioni o ferite aperte spontaneamente sanguinanti, non costituisce un rischio clinicamente significativo per la trasmissione di HIV, pertanto non è necessario che si sottoponga a un test HIV.
La sintomatologia da lei riferita è aspecifica ed è possibile non sia correlata all'accaduto: si rivolga comunque a un medico di sua fiducia in caso la sintomatologia dovesse persistere o aggravarsi.
Cogliamo infine l'occasione per informarla che, indipendentemente dall’episodio da lei descritto che, ripetiamo, non è da considerarsi a rischio di trasmissione di HIV, è consigliato a tutte le persone con una vita sessuale attiva di sottoporsi a test periodici per HIV e altre infezioni sessualmente trasmissibili.
Cordiali saluti,
M. Piccinini, L.Gozzi, Dott. G. Dolci