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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di gabry del 23/08/2004

Scheda quesito

Nickame:
gabry
Data:
23/08/2004
Quesito:
gentili dottori, volevo sapere se esistono casi in letteratura di contagio mediante ferita accidentale. questo perche' capita sia a me che alla mia bambina di avere ferite senza sapere dove ce le siamo procurate ed e' da un po' di tempo che sto attentissima quando vado in un locale pubblico se sui bicchieri ci siano delle spaccature o se per strada vi siano oggetti taglienti sta diventando una vera e propria ossessione e la bambina giustamente no capisce il perche' delle mi domande. poiche' la mi sembra un lotta contro i mulini a vento pensate che le mie paure siano sensate? perche' si verifichi un contagio in questi termini e' necessaria una quantita' di sangue abbondante visibile a occhio nudo come detto al numero verde o un oggetto bicchiere bottiglia, specchio se scheggiato potrebbe causarci un contagio se appena toccato da altra persona malata? vi prego di rispondermi in dettaglio vorrei riuscire a liberarmi da questa ossessione per me e per mia figlia. grazie mille Gabry
Risposta di :
Gentile Gabry, scrive di un'ossessione, l'idea fissa che attraverso una ferita accidentale si possa trasmettere il virus dell'hiv: allora tutto diventa possibile pericolo, dal bicchiere in un locale pubblico allo specchio scheggiato fino agli oggetti taglienti per strada. In realtà il virus dell'hiv non è presente ovunque e soprattutto non sopravvive fuori dal corpo umano per più di qualche secondo. Il contagio mediante ferite accidentali è possibile, ma solo se vengono a contatto le ferite stesse con passaggio diretto di sangue. Al di là dell'hiv, siamo esposti ad altri tipi di infezioni per le quali o siamo vaccinati o esistono rimedi (antibiotici e altri farmaci). Se dovessimo cercare di difenderci da tutto, dovremmo vivere sotto una campana di vetro, costringendo anche le persone care a non sentirsi libere di fare un passeggiata per strada o bere qualcosa al bar. sarebbe veramente, lottare contro i mulini a vento. Non sappiamo se queste parole l'hanno rassicurata. Eventualmente ci riscriva se persistono dubbi. Saluti. dr.ssa C.Galli