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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Keepcalm del 10/01/2019

Scheda quesito

Nickame:
Keepcalm
Data:
10/01/2019
Quesito:
Buongiorno, Sono un donatore e non ho avuto rapporti a rischio. Il 13/11 ho fatto esami completi in una struttura privata ed risultato tutto negativo. Il 20/11 ho fatto una donazione e i primi di dicembre mi contattano per test hiv falso positivo o dubbio valore 0.99. Mi dicono che sullo stesso campione é stato eseguito un esame specifico immunoblotting decisamente negativo. Mi rassicurano dicendo che non ho nulla e che possono capitare questi casi di ripeterlo piú avanti. Il 19/12 ho rifatto gli esami presso il centro trasfusionale di donazione e risulta di nuovo positivo valore 6,29 e webstern blot consegnato stamattina tutto negativo senza tracce minime di anticorpi o antigene. Anche in questo caso mi rassicurano dicendo che ad alcuni soggetti capita di risultare positivi al primo test e non avere il virus e che la situazione di interferenza per molti si protrae anche per mesi o anni. Ovviamente io non tranquillo ho fatto girare l'esame a mezzo mondo per la lettura e mi hanno tutti detto che se il WB é negativo non ci sono dubbi e posso stare tranquillo. Che da procedura si ripetono tra 6 mesi soprattutto per capire se posso essere abilitato alla donazione. Ho chiesto anche altrove se é il caso di ripetere tutto anche da privato o con i test rapidi e tutti (incluso amica virologa) mi dice di no perché non ci sono dubbi é negativo. Mi date un consiglio in merito? Cosa devo fare e soprattutto posso stare tranquillo in un eventuale rapporto? Intraprendo il percorso immunologico? Lo intendo definitivo? Grazie in anticipo
Risposta di :
Gentile Keepcalm, mi rendo conto che la situazione che lei vive è fonte di ansia ma un test WB negativo esclude l'infezione. E' talora possibile osservare queste situazioni immunologiche abnormi (in cui si generano anticorpi esterofili cross reattivi) contestualmente a infezioni virali acute (monucleosi, malattia da CMV) o in presenza di patologie immunomediate (tiroiditi ecc) Altre volte non è possibile capire la causa. Spesso la cross reattività rimane per lunghi periodi. In futuro potrà valutare HIV con la PCR qualitativa su linfociti. Cordiali saluti Prof. Giovanni Guaraldi