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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Disperatissimo del 16/12/2018

Scheda quesito

Nickame:
Disperatissimo
Data:
16/12/2018
Quesito:
Gentilissimi Dottori, Sono un uomo a cui la scorsa settimana un massaggiatore ha praticato una stimolazione prostatica interna con due o tre dita per circa 10 minuti, ero di schiena con cuscino sotto la pancia. Ha utilizzato abbondante quantità di olio Jhonson sia sull’ano che sull’interno delle natiche. Al termine, dopo qualche istante, ho sentito il suo glande in zona orifizio anale subito ho stretto le chiappe e rifiutato rapporto, non so con certezza se abbia centrato il foro anale, ma credo di si. Devo dire però che assolutamente non vi è stata spinta o pressione, era un appoggio molto delicato, quasi impercettibile. Inoltre aggiungo che soffro di lievi emorroidi, credo, perché mai diagnosticate, di primo grado, quando sforzo o faccio luoghi semicupi caldi, o lavaggio anale eccessivo con doccia-clistere, mi escono dal canale anale in zona foro anale come dei piccoli-modesti rigonfiamenti morbidi al tatto e di colore rosso con venature blu ma poi rientrano nel foro da soli senza manipolazione. Quindi non saprei se dopo a seguito della masturbazione anale le eventuali emorroidi fossero o meno fuori, tenendo presente che però avevo le gambe non divaricate ma abbastanza strette, e quando ho le natiche chiuse difficilmente escono e comunque in questa posizione non di sforzo di solito rientrano spontaneamente quasi subito e il buco appare sgonfio. Vorrei quindi sapere se eventuale liquido presperma del pene può aver creato situazione di rischio nell’appoggiarsi in zona ano in quella situazione sopra descritta, oppure siccome avevo le gambe non divaricate ma abbastanza strette, e visto che il pene ha strusciato nelle natiche il liquido presperma si è perso prima di arrivare al mio ano, e se l’olio potrebbe aver creato una specie di barriera nella pelle o viceversa peggiorato la situazione rendendo permeabile la pelle-mucosa. Ho letto che Voi non ritenete lo sfregamento (che a me non è successo) del glande a livello della cute perianale una situazione a rischio per la trasmissione di HIV, in assenza di evidenti ferite aperte o perdite ematiche (che non avevo, salvo suppongo eventuali piccole lacerazioni da trauma insertivo digitale), e che ritenete però in altri consulti che vi trascrivo per vostra comodità e degli altri utenti che leggono: *** (Nickname: Ginopino Data: 20.11.2016) Quesito: Salve ho un problema che vorrei esporre. Premetto che sono sempre stato molto attento e restio nell'avere rapporti occasionali, infatti questo è stato il primo. La dinamica e stata questa, questo ragazzo mi ha chiesto di sedermi sopra la sua pancia e Appena seduto il suo pene umido ha toccato il mio ano. Il problema è che soffro di emorroidi. È possibile che questo contatto possa farmi correre il rischio di aver preso l'HIV? Lui mi ha detto di essere sano, ma di aver avuto molti partner. Fatto sta che l'ho tolto ma lui ha provato a rimetterlo, allora mi sono alzato e me ne sono andato. Non ho sentito proprio il pene sull'ano, ma non so fino a dove il glande umido possa aver toccato. Inoltre subito dopo gli ho messo una coperta là sopra e non vorrei la avesse macchiata e mi fossi anche seduto con l'ano sulla macchia di liquido preseminale. In caso di consiglio di fare il test, dovrei per forza aspettare un mese? Aspetto vostre notizie, buona giornata. Risposta di : Salve Ginopino, la situazione che descrive non ci è del tutto chiara ma ci sembra di capire che la preoccupa il possibile contatto di liquido preseminale con la sua mucosa anale in cui sono presenti varici emorroidarie. Purtroppo, non conoscendo la gravità della sua patologia emorroidaria risulta piuttosto difficile valutare la situazione. Se le sue "emorroidi" sono interne e il liquido preseminale non è entrato a contatto con la mucosa ma soltanto con la cute esterna, allora l'episodio non è da considerarsi a rischio; se le sue emorroidi sono invece esterne oppure se ritiene che il liquido preseminale possa essere entrato a contatto con una mucosa, vi sarebbe l'indicazione a eseguire un test HIV a 30 e 90 giorni dall'evento a rischio (è necessario attendere un mese in quanto un risultato negativo in un test effettuato prima di 30 giorni non ha alcun significato clinico). Nel caso dovessero sorgerle ulteriori dubbi, si senta libero di riscriverci. Cordiali saluti, L.Gozzi, dott.ssa Santoro A (Nickname: luca Data: 16.05.2004) Quesito: Gentili dottori, vi scrivo per avere dei chiarimenti su quello che mi è successo. dieci giorni fa ho avuto un incontro con un uomo di cui ignoro lo stato sierologico. gli ho praticato solo una mastrurbazione. durante la stessa però lui accarezzandomi i glutei lisci si è avvicinato con il pene verso il mio culo toccandomi. chiarisco che il contatto è stato di qualche secondo. non è stato un contatto profondo difatti non ho avuto nemmeno la percezione esatta di dove è avvenuto il contatto pene gluteo (se sul gluteo o in prossimità dell'ano). non c'è stata nessuna pressione o forza che abbia potuto causare uno sfregamento pene pelle o pene mucosa. preciso però che lo stesso giorno mi ero depilato tutto il culo con una lametta (potevano esserci taglietti o brufoletti) e che soffro di emorroidi. non so se durante la masturbazione dal suo pene fosse fuorisciuto liquido prespermatico. secondo voi è stato un contatto a rischio? occorre fare il test? grazie per la vostra professionaltà estrema. luca Risposta di Cinzia Cappi: Salve Luca, da quel che mi sembra di capire, il contatto è stato solamente cutaneo, senza nessun tipo di penetrazione. Il fatto che lo stesso giorno si fosse depilato non aumenta il suo rischio, in quanto gli eventuali piccoli taglietti al momento del contatto non erano sanguinanti. Se non ci sono stati altri eventi a rischio, non ritengo necessaria l'esecuzione del test HIV. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi (Nickname: peppe1972 Data: 12.07.2006) Quesito: Salve. Domanda davvero paranoica. Ho avuto un rapporto vaginale con una prostituta. Rapporto protetto, con tutte le precauzioni del caso. Lei sopra, io sotto. Lei in un paio di occasioni si è lubrificata la vagina con della saliva. In questo periodo io soffro di emorroidi. La mattina dopo, soffrivo di un lieve bruciore attorno all'ano, come può capitare se si suda particolarmente, ad esempio, o della saliva non viene rapidamente lavata via. Però mi è rimasto un assurdo dubbio: eventuali secrezioni vaginali, magari aiutate dalla sua saliva, che discendessero lungo il pene (protetto) e arrivassero sino all'ano potrebbero avere reso il mio rapporto a rischio? Le emorroidi malmesse (al mattino prima avevano sanguinato defecando) possono davvero trasformare in realtà una paranoia? Grazie mille. Risposta di Chiara Stentarelli: Salve Peppe1972, teoricamente sarebbe possibile la trasmissione di hiv in caso di emorroidi sanguinanti ed esposte: tuttavia la scarsa sopravvivenza di hiv all'esterno ed il contatto indiretto che ne viene ipotizzato ci fanno ritenere il rischio remoto. Continui anzi, come già ha fatto, a mantenere i suoi rapporti protetti. Saluti. C. Stentarelli (Nickname: pietro Data: 01.10.2003) Quesito: Gentili dottori, ho bisogno di un chiarimento per un episodio che mi sta angosciando- Ho avuto un rapporto omosessuale di semplice sfregamento e masturbazione reciproca con un coetaneo che conosco solo parzialmente. Nessuno ha eiaculato. Durante lo sfregamento i nostri peni sono venuti in contatto con i rispettivi ani, senza penetrazione- Chiedo gentilmente se il semplice contatto glande /ano, magari anche persistente, ma assolutamente senza penetrazione, puo' essere considerato a rischio, magari anche in presenza di leggere emorroidi ( non sangiunanti). Grazie per il vostro aiuto, sono sposato e non riesco a dormire. Risposta di Giovanni Guaraldi: Gentile Pietro, il rapporto che descrive (contatto pene-ano senza penetrazione in presenza di emorroidi), può permettere lo sfregamento tra le mucose genitali. Tale contatto configura un rischio potenziale di trasmissione di HIV come di altre malattie a trasmissione sessuale (epatiti virali, sifilide, codilomi). Le consigliamo pertanto di eseguire il test HIV ad 1 e 3 mesi dal rapporto. In attesa dell'esito è opportuno usare il preservativo durante i rapporti sessuali. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi Dr. Giovanni Guaraldi (Nickname: slim Data: 22.07.2004) Quesito: Ho avuto un rapporto omosex ,il partner ha eiaculato nelle sue mani,successivamente mi ha toccato la mia zona anale(soffro di emorroidi sanguinanti) con le mani dopo essersi pulito con un fazzoletto e dopo essere trascorso alcuni minuti. sto aspettando i 30 giorni per fare il test.per placare l'ansia ho delle domande da porre: 1)quanto sopravvieve il virus,nel sangue e nello sperma, a contatto con l'aria? 2)Ho corso un rischio grosso o di lieve pericolosita? 3)Il test a 30 giorni ho letto che puo essere di un attendibilita del 90-95% mentre quello a 3 mesi quasi 100%,voi quali percentuali attribuite? ciao grazie Risposta di Giovanni Guaraldi: Gentile Slim, 1. Il virus al di fuori del corpo umano è infettante solo er pochi minuti 2. Dall'episodio riferito, il rischio d'infezione da HIV è molto remoto a meno che le emorroidi fossero sanguinanti al momento del contatto 3. E' vero che l'attendibilità del HIV è del: 90% dopo 1 mese e 100% dopo 3 mesi. Cordiali saluti. Dr.ssa Mazeu I. (Nickname: Valeria Data: 02.02.2016) Quesito: Gentili dottori, ho letto che il petting ossia strusciamenti tra le zone genitali senza NESSUNA PENETRAZIONE non è una pratica a rischio, vi chiedo però se il pene si struscia sul mio ano senza alcuna penetrazione ma io ho delle emorroidi esterne da anni ma NON sanguinanti si configura il rischio o posso stare tranquilla? Mi scuso per il disturbo grazie 1000 Risposta di : Salve Valeria, ci riferisce di avere ferite non aperte e sanguinanti che sono venute a contatto con cute integra di zone genitali quindi il contatto non è a rischio clinicamente significativo di trasmissione HIV, può stare tranquilla. Le auguriamo una risoluzione per il suo problema di salute. Saluti, Giulia Bruzzi, dott.ssa Santoro A *** Non riesco a capire la mia situazione. Capisco che ogni situazione è diversa ma io allora secondo Voi ho corso rischi HIV? Posso avere rapporti sessuali non protetti? Vi prego di rispondere con l’urgenza che potete perché non riesco più a giustificare il mio rifiuto ai rapporti sessuali con la mia compagna. Non so più cosa fare. Grazie infinite, con la più grande stima per tutti Voi. Disperatissimo.
Risposta di :
Gentile Disperatissimo, ci parla di una stimolazione anale e un contatto anale superficiale non penetrativo. Quanto riferito non conferisce un rischio specifico per HIV. Non ha da essere preoccupato. Il test pertanto non è indicato per quanto riferito ma come strumento di screening generale da offrirsi a ogni persona sessualmente attiva con rapporti promiscui cordiali saluti Prof. Giovanni Guaraldi