Scheda quesito
- Nickame:
- Feddert
- Data:
- 26/11/2018
- Quesito:
- Salve, scrivo per chiedere un parere riguardo la mia esperienza. Quest'estate ho avuto un rapporto non protetto con una ragazza. Esattamente 1 mese dopo ho effettuato un test "HIV (CMIA) anticorpi/antigene(p24) presso ambulatorio ospedaliero con esito NEGATIVO.
Successivamente dopo 70 giorni circa dal rapporto (1 mese dopo il test), ho effettuato per scrupolo un autotest Mylan anch esso con esito NEGATIVO.
Volevo un vostro parere a riguardo perché nonostante queste risposte e nonostante i medici dell' ambulatorio abbiano detto che per loro va bene, continuo da giorni ad avere linfonodi gonfi, lieve febbricola (37.00-37.5) costante e sudore alle mani nonstante abbia provato a prendere antinfiammatori.
Aggiungo che ho anche già effettuato esami ematochimici e per Mononucleosi, tutti risultati nella norma e negativo nel caso della Mononucleosi. Inoltre, che a breve dovranno operarmi per estrazione di denti del giudizio e che quindi potrebbero essere loro la causa. Aspetto comunque vostra cordiale risposta e parere in merito. Dovrei fare altri test o posso fidarmi di quanto dettomi dai dottori e dell'autotest? Perché i sintomi che mi sento li ho inziate ad avere esattamente dal giorno dopo il rapporto e sono andati via via crescendo, anche se altalenanti.
Grazie
- Risposta di :
- Salve Feddert,
i test HIV di quarta generazione (come il primo che ha eseguito) garantiscono un risultato totalmente definitivo se eseguiti almeno 40 giorni dopo l'ultimo contatto a rischio, mentre per ottenere un risultato definitivo con un autotest, attualmente, l'indicazione è di eseguirlo dopo almeno 90 giorni.
I due test che cui si è sottoposto sono da considerarsi attendibili e attestano con altissima probabilità che nel rapporto che la preoccupa non vi sia stata trasmissione di HIV.
Per avere un risultato totalmente definitivo, tuttavia, le consigliamo di eseguire nuovamente un test HIV rispettando il corretto periodo finestra.
I sintomi che ci descrive sono aspecifici e probabilmente non correlati con l'episodio che ci ha riferito: se dovessero persistere le consigliamo di rivolgersi tranquillamente al suo medico di fiducia per l'inquadramento del caso.
Cordiali saluti,
L. Pirazzoli, L.Gozzi
Prof. Giovanni Guaraldi