Scheda quesito
- Nickame:
- sbagliato1990
- Data:
- 11/10/2018
- Quesito:
- Salve.
Giorno 24 settembre pomeriggio sono andato a fare la spesa e fermo allo stop una ragazza mi ha fermato chiedendomi un passaggio. Io inconsciamente ho accettato. Poco dopo lei mi ha chiesto se potevo aiutarla (sex worker probabilmente) dandole qualcosa in cambio di qualcos’altro. Dopo un po’ di esitazione ho accettato per un sesso orale passivo. Nel senso lei lo ha fatto a me. Il fatto è che è durato molto poco tipo un due o tre rate di 2-3 minuti circa senza mai eiaculare, ma il mio errore è stato di NON mettere il preservativo. Sono stato stupido ma in quel momento non so che mi è preso. Immaginate dopo l’atto come mi sono sentito. Sensi di colpa e subito paura dell’HIV e MST. Pensate sia il caso di fare il test tra 30-40 giorni dall’evento? Vi giuro ho troppa ansia non riesco neanche a dormire. Inoltre volevo precisare che io soffro di fimosi non serrata e quel giorno avevo avuto due masturbazioni autonomamente prima del rapporto orale e inoltre, al momento del rapporto orale, il mio pene non era in erezione quando lei ha iniziato succhiare, dopo un po' di rapporto orale e col glande scoperto ovviamente, con l'erezione il prepuzio un po' soffriva (come se fosse strozzato) e ha iniziato ad arrossarsi tutta la parte al di sotto della corona data la mia fimosi. Quando lei ha smesso il rapporto orale, il glande non risultava macchiato da tracce ematiche ma solo sotto la corona era arrossato dalla sofferenza del prepuzio. Ora avendo avuto due masturbazioni antecedenti al rapporto orale e considerata la mia fimosi, è possibile che sulla base di questo rapporto orale passivo abbia corso un rischio HIV con delle microlesioni dovute dalla fimosi? In ogni caso A 15 giorni dall’evento, una notte, ho avuto una febbre a 40 con un forte mal di gola, raffredore e starnuti e vomito... Il giorno dopo, ossia ieri, la febbre diciamo è passata perché permane a 37-37.3 ma ho un po' di tosse e fastidio alla gola e un po di catarro. Sto facendo la cura con antipiretici e antibiotico...pensate siano sintomi da sieroconverisone?Scusate l'estrema precisione e scesa nei particolare ma è per cercare di fare comprendere il più possibile la dinamica
- Risposta di :
- Salve,
abbiamo letto il suo quesito con attenzione e, come le abbiamo già scritto in risposta al suo precedente quesito, quello che descrive non si considera un rapporto a rischio clinico per HIV.
I sintomi che descrive verosimilmente non sono correlati all'accaduto, ma meritano una valutazione medica pertanto le consigliamo di rivolgersi al suo medico di fiducia.
Cordiali saluti,
L.Gozzi, Dott.ssa E.Bacca