Scheda quesito
- Nickame:
- D1972
- Data:
- 30/09/2018
- Quesito:
- Buongiorno, il quesito che vi pongo è particolare ma volevo un chiarimento su ipotetici rischi. Sono un operatore sanitario, conosco i rischi e mi sottopongo periodicamente ai test di sorveglianza. Settimana scorsa, partecipando ad una sessione formativa con parte pratica su cadavere, pur indossando guanti, camice e mascherina, alcune microgoccioline provenienti dal campo operatorio e dal corpo durante l'attività mi hanno raggiunto il volto. Non ho avvertito bruciore agli occhi e si trattava di microgocce , ma ho sentito chiaramente che mi arrivavano sul volto. ho provveduto subito a pulirmi e sul volto non vedevo tracce visibili con presenza evidente di sangue in quantità. Ho chiesto al personale (la sessione si svolgeva in una università estera) e mi hanno assicurato, ovviamente a voce, che non vi era anamnesi positiva per HIV nel paziente in oggetto. Devo fidarmi? Vista la dinamica e le quantità esiste una possibilità di rischio di trasmisssione HIV IN QUESTO EPISODIO? Devo sottopormi a test?
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno D1972, abbiamo letto con attenzione il suo quesito. La possibilità di trasmissione di HIV dal contatto di sangue infetto con la congiuntiva oculare è molto bassa. Tale probabilità diminuisce ulteriormente visto le esigue quantità di liquido (non visibili) di cui parla. L'ulteriore elemento della non positività all'anamnesi del soggetto in questione rende le probabilità di contagio pressochè inesistenti e, quindi, non depone a favore del test.
Nel caso comunque voglia sottoporsi a test, le ricordiamo che il risultato di questo è definitivo se effettuato almeno a distanza di 40 giorni da un eventuale episodio a rischio.
Cordiali saluti, F. Pasini, dott.ssa Santoro A