Scheda quesito
- Nickame:
- paganini
- Data:
- 04/08/2018
- Quesito:
- Buongiorno,
all'inizio di giugno ho avuto un rapporto con una prostituta: rapporto insertivo correttamente protetto con profilattico, ma il rapporto orogenitale (le ho praticato cunnilingus) è avvenuto senza protezione, benché in assenza di sangue mestruale e/o mie ferite in bocca.
A distanza di circa tre settimane dall'episodio ho notato un rigonfiamento di un solo linfonodo occipitale dx, che perdura ancora ad oggi.
Non ho lamentato altri sintomi.
La concomitanza delle cose mi ha allarmato a posteriori: fermo restando che so bene come l'unico modo di essere sicuro è l'effettuazione del test vorrei comunque chiedere se a vs. parere è plausibile che una possibile sieroconversione abbia come sintomo solo l'ingrossamento di una singola stazione linfonodale (ho peraltro letto da varie fonti che la sede occipitale risulterebbe la meno frequente...).
Vi ringrazio per il consulto, grazie.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Paganini,
possiamo tranquillizzarla: ha correttamente evitato di esporsi al rischio di trasmissione HIV proteggendo correttamente il rapporto penetrativo utilizzando il preservativo. Il rapporto orale attivo, in assenza di sangue mestruale e/o ferite a carico del cavo orale non è un rapporto a rischio clinicamente significativo di trasmissione di HIV.
Una unica linfoadenomegalia occipitale è un sintomo molto aspecifico e non univocamente riconducibile ad una sieroconversione. Se come tale dovesse persistere, la invitiamo a rivolgersi al curante per impostare un corretto iter diagnostico-terapeutico.
A prescindere da questo episodio, che ripetiamo non essere a rischio, rimane l'indicazione per tutti i soggetti sessualmente attivi all'esecuzione di un test HIV periodico, al fine di mantenere monitorato il proprio status sierologico. Le ricordiamo infine che il test può esser considerato definitivo se trascorsi almeno 45 giorni dall'ultimo evento a rischio.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.Lazzaretti