Scheda quesito
- Nickame:
- Paolo
- Data:
- 28/07/2018
- Quesito:
- Egregi Dottori, sono un uomo bisessuale, e nelle ultime settimane ho avuto modo di incontrare più volte lo stesso uomo, di nazionalità inglese, di cui tuttavia ignoro il suo stato sierologico e/o di salute generale. Sostanzialmente è una relazione basata solo ed esclusivamente sul sesso.
Sono preoccupato in merito ad alcune dinamiche avvenute durante i rapporti.
Scusate se sarò prolisso, ma spero nello stesso tempo di essere di aiuto ai lettori di questo splendido sito.
Nello specifico ho effettuato: rapporti penetrativi anali sempre protetti da preservativo (io sono sempre stato la parte attiva). Rapporti oro-genitali completi ( a volte con ingestione parziale di sperma) in cui io, senza lesioni evidenti nel cavo orale, sono stato sia parte attiva, sia passiva e rimming da parte mia ne suoi confronti.
Oltre al rischio dei rapporti di quanto detto sopra, vi domando nello specifico il rischio corso in un'occasione. A fine rapporto anale, la cui durata è stata considerevole, una volta uscito dal suo ano, mi sono accorto che il preservativo era sporco di sangue, così come macchie erano presenti sul letto (letto su cui io mi sono accovacciato con lui sopra, e quindi io a natiche aperte magari sul sangue lasciato da lui pochi istanti prima). Entrambi ce ne siamo accorti del preservativo sporco di sangue e lui maldestramente, quasi per farmi una cortesia e scusarsi, mi ha tolto lui stesso il preservativo per andarlo a gettare nel secchio. La questione è che nel toglierlo, invece di prendere le 2 estremità inferiori del preservativo con gli indici delle 2 mani e sollevarlo verso l'alto in senso verticale, come da sempre io per me stesso sono abituato a fare, quest'uomo lo ha srotolato e tirato, alla bene e meglio. In questo modo, nel togliere il preservativo, il sangue presente sul preservativo, potrebbe essere andato a finire sul mio pene visto che le sue dita sicuramente si sono impiastricciate bene e quest'azione ha anche incontrato una certa resistenza, data dal fatto che avevo il pene in semi erezione.
Vista la dinamica di cui sopra, cosa ne pensate in termini di rischio? Inoltre, esiste un modo corretto per togliere il preservativo, oppure la cosa è personale?
Infine...Da una settimana ho una fortissima laringite, catarro e naso mezzo chiuso, la cui causa inizialmente l'avevo imputata all'aria condizionata e quindi a un colpo di freddo, preso da sudato. Leggo ora che specialmente nel Regno Unito, c'è allarme gonorrea e altre mts. Sono molto preoccupato. Il suo pene mi sembrava normale, onestamente, senza perdite o altro di anomalo. Il mio medico curante dice che non ha mai sentito parlare all'atto pratico, di gonorrea presa nella faringe. Io sono perplesso. Preoccupato.
Ogni riscontro, sarà ben gradito da parte del sottoscritto!
Grazie infinite...
- Risposta di :
- Buongiorno,
abbiamo letto con attenzione il suo dettagliato e scrupoloso resoconto. Cercheremo di risponderle per punti per la massima chiarezza.
1. Il contatto con il sangue rinvenuto sulle lenzuola non è da considerarsi una possibile fonte di trasmissione, sia in virtù della rapida inattivazione del virus nell'ambiente, sia in considerazione del fatto che il contatto sarebbe avvenuto con superfici cutanee integre.
2. I rapporti penetrativi, da lei adeguatamente protetti mediante il profilattico, ed i rapporti orali (siano essi passivi o attivi) non sono da considerarsi a rischio per la trasmissione del virus Hiv.
3. Per ciò che riguarda la modalità di rimozione del profilattico, non ci è possibile escludere con assoluta certezza un possibile contatto della mucosa genitale con il sangue del partner, dal momento che la quantità di sangue che ci descrive ci pare essere stata significativa. Pur non trattandosi di una situazione di altissimo rischio (in quanto il rapporto è avvenuto in modo protetto), le consigliamo di eseguire un test Hiv a 30 e 90 giorni in considerazione della impossibilità di escludere con certezza qualsiasi rischio di trasmissione.
4. La rimozione del profilattico deve, come lei correttamente scrive, essere effettuata evitando il contatto fra la propria mucosa genitale e le secrezioni del partner.
5. La sintomatologia che ci riferisce ci pare essere riconducibile in maggior misura ad una infezione virale della alte vie aeree, piuttosto che ad una eventuale forma di gonorrea faringea. Nel caso tuttavia tali sintomi persistessero le consigliamo di rivolgersi ad un medico di sua fiducia per approfondire ulteriormente.
La invitiamo a scriverci nuovamente qualora avesse ulteriori dubbi o domande.
Cordiali saluti,
F Dalla Porta
Prof. Giovanni Guaraldi