Scheda quesito
- Nickame:
- Binder
- Data:
- 17/07/2018
- Quesito:
- Buongiorno,
ho da poco scoperto che negli ultimi 2 mesi ho avuto rapporti sessuali anali (passivi) PROTETTI e orali (attivi) NON protetti e senza eiaculazione orale conclamata con un sieropositivo in terapia e a carica virale ormai non rintracciabile (non sono esperto di termini, cerco di ricordare). L'uomo in questione non presenta lesioni visibili al pene né io ho lesioni alla bocca, almeno mi sembra tutto regolare.
Comprerò il test in farmacia ma vorrei sapere quando farlo e in generale voi cosa consigliate. Non sono stati moltissimi i rapporti in questi due mesi. L'uomo in questione mi sembra una persona molta giudiziosa e mi consiglia di fare il test ma a prescindere dal fatto che sia stato con lui ma per il fatto che ho una vita sessuale attiva con più uomini. Ho sempre usato il preservativo per i rapporti anali. Lui mi ha assicurato che non corro rischi m chiaramente ho paura perché non mi era mai successo di avere la certezza di essere andato a letto con un sieropositivo. Non ho mai fatto il test. E forse comincerò nonostante l'uso imprescindibile del preservativo a farlo almeno due volte l'anno. Grazie, attendo vostri consigli.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Binder,
abbiamo letto il suo quesito e possiamo tranquillizzarla: i rapporti anali passivi protetti dal preservativo e i rapporto orali attivi, in assenza di eiaculazione all'interno del cavo orale e/o lesioni ben visibili a carico di cavo orale o genitali, non sono rapporti considerati a rischio per la trasmissione di HIV, a prescindere dallo stato sierologico del paziente.
Possiamo inoltre tranquillizzarla in merito a questo specifico partner, poiché vi sono evidenze in letteratura che confermano l'assenza di trasmissione in presenza di una carica virale stabilmente non rilevabile nel soggetto sieropositivo in terapia antiretrovirale.
Non vi sono dunque indicazioni ad eseguire il test HIV per questi ultimi episodi da lei riferiti, poiché non risultano essere a rischio. Rimane anche dal nostro punto di vista l'indicazione allo screening periodico per HIV, semplicemente perché soggetto sessualmente attivo, al fine di mantener monitorato il proprio stato sierologico e vivere con più consapevolezza la propria vita di relazione. Parlando di test di screening canonici, eseguiti da prelievo di sangue, questi forniscono esiti definitivi già a 40 giorni dall'ultimo eventuale rapporto a rischio.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.Lazzaretti