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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di p del 04/08/2004

Scheda quesito

Nickame:
p
Data:
04/08/2004
Quesito:
Gentilissima dott.ssa Cappi, grazie infinite per le sue risposte alle mie mail.. :) Ci sono ancora due piccole cosine che però vorrei chiederle: 1) in una delle mie domande chiedevo che % (anche approssimativa) esiste che un test a 90gg si positivizzi, dopo che uno effettuato a 66 gg dal rapporto a rischio è risultato negativo? (5% oppure 90%; capisce che la differenza può essere moltissima!!) 2) si dice che generalmente i sintomi, qualora compaiano, si manifestino tra la 3° e la 6° settimana (circa tra 20-40 gg). Constatato che la sieroconversione avviene anche in maniera del tutto asintomatica, è invece possibile che i sintomi appaiano a distanza magari di 10/11 settimane? Mi spiego meglio: nel mio caso, un test negativo a 66gg esclude che i sintomi presentati erano correlati all'hiv ed allo stesso tempo esclude una sieroconversione asintomatica (fino a quel momento). Ma se io dovessi accusare altri sintomi strani nei gg successivi (quindi a distanza di 10/11 settimane) è in qualche modo possibile che questi siano legati ad una sieroconversione (magari tardiva, anche se rara) o nel caso di sieroconversione tardiva essa è sempre asintomatica? Si può quindi dire che i sintomi se, e sottolineo se, si presentano, sono solo nelle 3/6 settimane (20-40 gg) successive al rapporto a rischio? Scusi la tortuosità della domanda.. ma ho bisogno di fare ancora un pò di chiarezza su questo punto. 3) Ho telefonato all'ospedale dove ho eseguto il test ed ho parlato con un medico del laboratorio analisi al quale ho spiegato la mia situazione. Lui mi ha rassicurato dicendo che un test a 9 settimane è da considerarsi pressochè definitivo (tenendo conto anche del basso rischio corso..). Mi ha consigliato tuttavia per scrupolo ("così chiudiamo questa storia" sono state le sue parole), e solo per calmare le mie "paturnie", di ripeterlo con tutta tranquillità a 90gg, di non pensarci più e di godermi le vacanze.. Secondo lei lo posso davvero fare? La pregherei di rispondere ad ogni quesito. Grazie ancora infinite per la sua consueta disponibilità e professionalità. Cordialmente p
Risposta di risponditore non trovato:
Salve P, un test negativo a due mesi è "quasi" definitivo: nella nostra esperienza clinica non abbiamo mai riscontrato sieroconversioni tardive, ma poichè in letteratura internazionale ne sono segnalati alcuni casi, prima di escludere l'infezione è necessario eseguire un test dopo III mesi dall'ultimo rapporto a rischio (la possibilità che si positivizzi, al di là di una percentuale precisa, è minima). I sintomi dell'infezione acuta compaiono solo nella metà circa dei soggetti, per questo non si può fare affidamento sulla clinica per la diagnosi. L'infezione tardiva può essere sintomatica. Sono d'accordo con il medico laboratorista con cui ha parlato: lasci da parte i calcoli probabilistici e le elucubrazioni mentali che aumentano solo la confusione e non portano a nulla: l'HIV è una malattia, non un'operazione matematica; le variabili in gioco sono molteplici e sfuggono ai calcoli probabilistici. Si goda la vacanza; ripeterà il test HIV dopo 90 giorni. Saluti. Dott.ssa Cinzia Cappi