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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Corsaro80 del 12/05/2018

Scheda quesito

Nickame:
Corsaro80
Data:
12/05/2018
Quesito:
Buonasera, oggi ho ritirato il risultato del test HIV che, ahimè, è risultato positivo. Il medico mi ha prescritto pertanto gli approfondimenti del caso (Rna quantitativo e CD4 - CD8). In base al risultato del test iniziale il medico mi ha detto anche che il contagio sarebbe avvenuto circa 6 mesi. Il test è stato effettuato il 27 aprile. I miei dubbi riguardano proprio tale aspetto: la tempistica del contagio. Premetto che ho avuto un rapporto a rischio appena 7 giorni prima del test (il 20 aprile), dopo il quale avevo registrato febbre, linfonodi ingrossati, disturbi intestinali e sudorazioni notturne. Per questo avevo deciso di fare immediatamente il test (a 7 giorni dal rapporto, quindi il 27 aprile) per fugare ogni dubbio circa la mia situazione "di partenza", con l'intenzione di ripeterlo a circa 40 giorni per verificare la mia "reale" situazione. Conseguentemente, il risultato di oggi è stato per me una doccia fredda: il timore, infatti, ce l'avevo principalmente per il test che avrei fatto tra 40 giorni e non per quello che sono andato a ritirare oggi. Ora, il risultato del test fatto il 27 rivela: HIV1-2 Ab 36.10 HIV1-2 Ag 1.04 HIV 1-2 IMMUNOBLOTTING gp120 negativo gp41 positivo++ p31 negativo p51 positivo++ p24 positivo++ p17 negativo gp105 negativo gp36 negativo esito criterio CDC positivo HIV p24 ag +HIV ab 11.55 Visti questi parametri è possibile circoscrivere il periodo di eventuale contagio? Nello specifico, vorrei sapere se è obbligatorio escludere a priori che il rapporto critico sia stato quello 7 giorni prima del test, e cioè vorrei sapere se "7 giorni" siano sempre e comunque troppo pochi per far indicare la sieropositività, anche in presenza dei sintomi della sindrome di infezione acuta (sempre che fosse quella e non un'influenza). In subordine, visti i dati sopra indicati, è possibile individuare un altro periodo verosimile per l'infezione? Sono più credibili i 6 mesi che mi hanno prospettato stamattina, o potrebbe trattarsi del mese di marzo (a febbraio e marzo ho avuto dei rapporti non protetti con una persona che però non reputavo a rischio... Il mio terrore di oggi è che il fattore rischio, in questo caso, fossi io. Grazie in anticipo per la risposta. saluti.
Risposta di :
Buonasera, comprendiamo la sua preoccupazione. Rispetto al questo, 7 giorni sono troppo pochi perché si formino gli anticorpi, tuttavia non è possibile, in bae al test stabilire la data di infezione entro i sei mesi Cordialmente Y.Grassi. Prof. Giovanni Guaraldi